Il destino di tutti gli esseri viventi è la morte. Muoiono i fiori, le piante, gli animali, le persone. Anche le stelle che nascono da una esplosione di luce arrivano alla finitezza.
Si muore un po' ogni giorno. Ogni crepuscolo ci fa ricordare che un altro giorno è passato nella nostra vita.
E ciò dovrebbe essere un allarme per il corso che diamo alla nostra esistenza.
Ma perché la morte ci spaventa così?
Il saggio si prepara per morire. Ma, per la maggioranza degli esseri umani la semplice menzione della parola morte è un trauma. Non parliamo di morte come se questo potesse attrarla.
Tuttavia, prepararsi per morire è utile. Veramente necessario. Non si tratta di un'attitudine morbida, ma di naturalità,davanti al ciclo che regge la vita.
Naturalità? Sì, perché nella nostra vita la morte è una certezza. Non sappiamo quando e da dove verrà, ma certamente arriverà.
Paesi, lingue e credenze sono diverse, ma, paradossalmente la grande certezza che ci unisce è che prima o poi il nostro corpo sarà morto.
Perciò vale la pena pensarci in modo positivo. Prepararsi per questo inevitabile momento.
La psichiatra svizzera Elizabeth Kübler-Ross, narra, nei suoi diversi libri, le esperienze delle persone che non si preparano per morire e per dire addio ai parenti e amici.
La dottoressa - che è diventata famosa in tutto il mondo per il suo lavoro presso i pazienti terminali- ha osservato che la maggioranza delle persone porta delle pendenze, questioni irrisolte e traumi che si schiudono nel momento della morte.
E poi non siamo abituati a riflettere sulla nostra morte. La immaginiamo sempre molto lontana.
E, per questo, rimandiamo la risoluzione delle nostre pendenze, che potrebbero essere risolte adesso, con calma.
Dunque, vale la pena iniziare una preparazione. Vuoi una formula semplice?
Vivi come se fosse il tuo ultimo giorno. Fai del bene, sii amabile e gentile.
Non lasciare per domani le parole di affetto, i gesti d'amore. Di' alla tua famiglia quanto la ami. Lascia tutto in ordine, gli affari avviati.
Se ci sono dei lividi, dimenticali, perdona. Gira pagina. Se ci sono affari da risolvere, chiariscili, discutili. Insomma, risolvili.
Non permettere che un giorno ti possa lamentare di non aver detto qualcosa nel momento giusto.
Vivi la vita in modo semplice e bello, affinché nel suo finale non ci siano molti pentimenti.
Il musicista Renato Russo aveva una frase per sintetizzare questa attitudine: È necessario amare le persone come se non ci fosse un domani.
Infine,domani la morte potrebbe arrivare, silenziosa, bussare alla tua porta o alla porta di una persona da te amata . E fino ad un rincontro, allora, potrà essere una lunga attesa.
Fai come il poeta Manuel Bandeira. In uno dei suoi poemi più ispirati, Consoada,, lui parla del giorno in cui la morte arriverà e va a trovarlo preparato.
Quando arriverà l'indesiderata da tutti,
Magari avrò paura.
Magari sorriderò, o dirò:
Ciao, ineludibile !
La mia giornata è stata bella, che cada la sera.
(La sera con i suoi sortilegi).
Troverà il campo arato, la casa pulita,
La tavola apparecchiata, con ogni cosa al suo posto.
Che possiamo, tutti noi, aspettare la morte con l‘anima leggera, la coscienza in pace, un sorriso di dover compiuto fermandosi, soave, sulle labbra pallide.
Quando arriverà questo momento, il suo giorno - la sua vita - sarà stato bello? Pensaci!
Redazione del Momento Spiritista.
Traduzione di Rossana Amatuzzi.
Il 13.07.2012.