In un'antica cittá della Persia, esisteva un'Accademia dove si riunivano i saggi dell'epoca. Si chiamava Accademia Silenziosa, perché i suoi membri dovevano mantenersi in silenzio, per quanto fosse possibile, in meditazione, risolvendo i problemi che gli venivano presentati.
Um giorno in cui tutti si trovavano riuniti, si presentó un eminente pensatore. Si chiamava Dottor Zeb e venne a proporre la sua candidatura per un posto fra quei saggi.
Il Presidente dell'Accademia lo ricevette in silenzio. Quindi, davanti a vari accademici, scrisse il numero mille sulla lavagna, mettendo uno zero alla sua sinistra, facendogli capire che lui significava questo per i presenti.
Il Dottor Zeb, senza infastidirsi, cancelló lo zero e lo trasferí a destra del numero, rendendolo cosí dieci volte superiore.
Sorpreso, il saggio prese un calice di cristallo e lo riempí d'acqua in modo tale che se vi si aggiungesse una sola goccia l'acqua sarebbe trasbordata.
Il candidato, senza perturbarsi, prese un petalo di una bella rosa che adornava il recinto e lo depose sull'acqua del calice, che rimase tranquilla, senza nessun movimento.
Di fronte all'eccellente risposta, il Dottor Zeb fu ammesso come membro di quell'assemblea di saggi.
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A volte, nella vita, ci sentiamo come uno zero a sinistra. Crediamo di non aver valore, che non possiamo offrire nulla di produttivo al mondo, che nessuno sente la nostra mancanza.
É un sentimento di svalorizzazione. In giorni come questi é importante ricordarsi della saggezza del Dr. Zeb. Abbiamo sempre qualcosa di buono, utile o bello da donare alla vita.
Possiamo essere la casalinga, alle prese con le mille tariffe domestiche, che trattiene in giardino e pianta un fiore. Fiore che si aprirá in colori e profumi, abbellindo la giornata.
Possiamo scrivere un biglietto a un amico distante, telefonare a un compagno che si sente solo. Tutti possiamo dare qualcosa di noi.
Leggere una pagina di conforto ad un anziano, i cui occhi si sono spenti col passare degli anni. Portar a spasso un bimbo affinché incontri il calore del sole, salti allegro sui prati, riempia di terra e pietrine le sue piccole mani.
Possiamo confezionare un indumento per scaldare un cucciolo. Cucire un articolo di un corredo per un nascituro. Sorridere, cantare.
Quanti talenti possediamo che ci dimentichiamo di usare, di valorizzare?
Ogni creatura, sulla faccia della Terra, é unica, di valore.
Nessuno sostituisce interamente l'altro, perché ogni essere é dotato di un timbro di voce ineguagliabile, di una personalitá propria.
Pensiamo a come possiamo essere nel mondo il petalo di rosa, che abbellisce il calice pieno d'acqua, aggiungendo inoltre il delicato profumo della presenza.
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Tutti abbiamo delle doti inimmaginabili che sono in germe nella nostra anima, aspettando che li stimoliamo.
Abbiamo Cristo dentro, potente, che é nostro.
PermettiaGli di agire attraverso di noi. Con Lui, saremo decisi a lasciare i cattivi pensieri che si trasformano in tormenti.
Usciamo per le strade, come il sole di primavera che vince l'inverno e annuncia che presto ci sará un'esplosione di fiori e profumi nell'aria.
Redazione del Momento spirita, basandosi sullIntroduzione del libro Vida feliz, e sul cap.10 del libro Filho de Deus, entrambi atrtraverso lo Spirito Joanna de Ângelis, psicografia di Divaldo Pereira Franco, ed. Leal.
Il 21.10.2010.