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Momento Espírita
Curitiba, 15 de Junho de 2025
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ícone Fiat lux!

Riusciamo ad immaginare com'era tutto prima del primo secondo della Creazione?

Il libro biblico della Genesi ci dice che la Terra era informe e vuota. Le tenebre ricoprivano la faccia dell'abisso. Ma lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

Che poeta straordinario ebbe l'audace ispirazione di definire con parole così brevi l'inimmaginabile e l'impensabile!

Lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque...

Da sempre l'uomo ha concepito l'esistenza di questo essere increato e Creatore, causa prima di tutte le cose.

Proprio Lui, in un istante che trascende il tempo, diede un ordine: Fiat lux. Sia la luce.

Un raggio di luce irruppe, attraversando l'immensità.

Un bagliore scacciò le tenebre. La Divinità impresse la sua prima pennellata su una tela cosmica ancora bianca.

La luce plasmò le galassie, accese le stelle e la vita su pianeti non ancora scoperti dalla nostra scienza nascente.

Fu così che il mondo ebbe inizio. La vita e tutte le benedizioni di Dio ebbero inizio con il dono della luce.

La luce di Dio che continua ad ardere nell'oscurità, scacciando l'oscurità ovunque essa sia.

Anche dentro di noi esiste un luogo che custodisce la luce. Dio ci ha creati così.

Quando Lui dice: Sia la luce, parla all'infinito. Parla anche a ciascuno di noi, personalmente ed individualmente.

Ci mostra di cosa siamo capaci, come possiamo scegliere di vivere.

Come fare luce dentro di noi. Tuttavia, poiché una singola candela non può dissipare tutta l'oscurità, Dio ci ha dato la capacità di accendere e rafforzare la luce reciprocamente, gli uni negli altri, trasmettendola.

È così che la Luce di Dio brillerà per sempre in questo mondo. Attraverso ognuno di noi.

*

Luce simboleggia speranza, rinnovamento.

Ogni giorno, quando il sole dipinge il cielo con sfumature ispirate, possiamo rivivere la magia di quel primo raggio di luce.

E ricordarci che siamo figli della luce, come scrisse l'apostolo Paolo in una delle sue preziose epistole.

Come portatori di luce, la nostra vita ha scopi elevati.

Facciamo sì da saper celebrare la bellezza del Creato e la meraviglia della vita in ogni raggio di sole che illumina le nostre giornate.

Facciamo sì da poter  trasmetterlo al mondo, illuminando i cuori e le menti di tutti coloro che incrociano il nostro cammino.

La guerra è un periodo di oscurità promosso dagli uomini. La nostra luce, unita a quella di molti altri, può stabilire chiarezza nelle menti, diminuendo il potere di queste ombre.

Percependo quanto siano stolte la vanità umana, l'avidità umana, il desiderio di potere e di comando. Tutto è così illusorio e fugace.

E quanto è sublime la luce della fraternità, della coesistenza delle benedizioni, della condivisione di tutto ciò che ci viene offerto da un Padre, che è la Luce Suprema.

Il male, l'ipocrisia, la disonestà sono altrettanti piani delle tenebre che si ostinano a stabilire i loro regni sulla faccia della terra.

Impariamo a fare luce dentro di noi, demolendo queste passioni che ci schiavizzano e accendendo la luce in coloro che ci stanno accanto.

Pensiamo a noi stessi come ad una candela la cui fiamma può accenderne un'altra, e un'altra ancora. E molte altre ancora.

Fiat lux. Che sia la luce dentro di noi. Facciamo luce sul mondo.

Redazione del Momento Spirita, prendendo spunto dal
 cap.2, tem
Sabedoria, dal libro As bênçãos do meu avô,
di Rachel Naomi Remen, ed. Sextante.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 10.6.2025

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