Amato Maestro Gesù, Tu che ci hai insegnato a pregare, ascolta la nostra supplica.
Permettici di apprendere che la Tua causa è l'amore di cui hai dato l'esempio e che, proprio per questo motivo, siamo tutti pecore del Tuo ovile.
Pecore separate nel mondo dalle nostre differenze, dalle nostre idee, dal nostro modo di vedere il mondo. Ma tutte creditrici della Tua stessa cura.
Ricordando che hai lasciato le stelle per pellegrinare per il mondo, al nostro fianco; che hai scelto un luogo semplice e calmo, una stalla, per nascere, aiutaci nell'esercizio dell'umiltà.
Tu che hai insegnato il perdono agli stessi carnefici, ben oltre le parole di perdonare settanta volte sette, scaccia il risentimento, il dolore e l'odio dalla nostra vita.
Illumina le nostre menti per comprendere che siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre, e che quindi è inaccettabile per noi nutrire pregiudizi basati sul colore, sulla nazionalità o su qualsiasi altro.
E poiché ci hai insegnato a pregare nel nostro intimo, con il cuore come altare, non permetterci, in nome del culto, della religione o di un modo diverso di nominare l'Onnipotente, di erigere muri di incomprensioni.
Fa' che il nome di Dio serva solo ad unirci, mai a creare guerre o separazioni.
Tu che dicesti di non avere una pietra su cui appoggiare il capo, sebbene gli uccelli avessero i nidi e i serpenti le tane, aiutaci a distaccarci dai beni del mondo.
Fa' che possiamo avere la saggezza di usarli, mentre siamo in cammino, per il nostro bene. E anche per il bene dei nostri fratelli.
Fa' che l'ebbrezza del possesso non ci coinvolga; fa'che sappiamo usufruire, ma anche condividere, distribuire.
Fa' che possiamo noi scendere dalla nostra torre dell'egoismo e dell'isolamento, per vivere con chi ha bisogno di pane, di un tetto, di medicine.
E anche e molto del nostro sorriso, della nostra cordialità, del nostro calore umano.
C'è così tanto da fare nel mondo, Signore. A volte, reputandoci meschini, semplicemente ci ritiriamo nella nostra piccolezza.
Fa' che possiamo comprendere che nessuno è così piccolo da non avere nulla da offrire. O così povero di risorse da non poter offrire un fiore, una stretta di mano, qualche istante del suo tempo.
Aneliamo tanto ad un mondo migliore, mentre la cronaca ci parla del male, della violenza, del fratello che diventa il lupo del proprio fratello.
Eppure, Gesù, ci dimentichiamo che cambiare il panorama dipende solo da noi, da ciascuno di noi.
Pertanto, infondici nuovo coraggio, alimenta la nostra speranza e rafforza il nostro desiderio di servire nel bene.
Prendi le nostre mani e trasformale in operaie del bene, modificando il triste paesaggio in un giardino, il deserto in un'oasi.
Sappiamo che questo è possibile perché Tu ci hai detto che tutto ciò che hai fatto, noi avremmo potuto farlo allo stesso modo e molto di più.
E Tu, in meno di tre anni, hai lasciato un messaggio così intramontabile, ricco di parole e di esempi, da diventare il divisore tra due tempi.
Desideriamo seguire il Tuo esempio. Desideriamo essere servitori attivi del Tuo raccolto.
Aiutaci, Signore!
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 16.10.2024