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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone Gli assistenti di Dio

È tutto così meraviglioso, in una corrente di aiuto, discreta, costante, che la maggior parte di noi ritiene che sia tutto dovuto al concerto della natura.

Quello che dobbiamo chiederci è chi ha ideato questo piano così spettacolare, così ben formulato.

Un piano che si affida ad assistenti laboriosi e instancabili che non si allontanano mai dallo scopo per cui sono stati creati.

Non ci sono ribellioni, né rivolte, né pigrizia, né cortei nei giorni festivi o durante le vacanze. L'ordine è sempre lo stesso. Eventuali disarmonie o interruzioni avvengono per decreti degli esseri umani.

Osserviamo così l'opera del corvo azzurro, così straordinaria da originare la creazione di leggende e diventare il simbolo di uno stato del Sud del Brasile. Celebrato in prosa, versi e canzoni.

Si canta che il pino dona la pigna. La pigna produce il pinolo. Il corvo azzurro lo porta nel becco. E  fa la piantagione.

È la sintesi di ciò che questo uccello dalle piume nere e dal manto azzurro. realizza tra le araucarie.

Si nutre dei loro semi. Lungimirante, pensando al domani, organizza vere e proprie dispense sotto terra, seppellendo quello che resta dopo essersi saziato.

Con una particolarità: la punta sottile rivolta verso l'alto. Rimuove anche la testa del pinolo, e così impedisce che questo marcisca nel terreno.

Naturalmente, conservandoli in tanti e diversi luoghi, ne risulta che molti di questi tesori nascosti germoglieranno, creando nuove piante.

E quando vola, portando qualche seme nel becco, ne perde qualcuno per strada, e si scopre, così, qualche tempo dopo, qua e là un pino solitario, in mezzo alla foresta.

Seminatore.

Come sua fratello del Nord, l'aguti, che per le sue dimensioni e forza riesce a rompere il riccio, la capsula dura, legnosa e sferica, che contiene da quindici a ventiquattro castagne.

Allo stesso modo, quello che non consuma, lo seppellisce in luoghi diversi. Molte di queste castagne germineranno dando origine a nuovi alberi.

Non si è mai visto né l'uno né l'altro interrompere la propria attività, decidere di cambiare dieta, rinunciare al duro lavoro per ottenere il seme.

A loro volta, anche i fiumi diventano conduttori di vita, trasportando semi in luoghi lontani, lasciandoli lungo le loro sponde, abbandonandoli da qualche parte lungo il loro percorso.

E il vento, generoso, ne coglie alcuni di qua, altri di là, e li conduce ad altre distanze, depositandoli capricciosamente lungo il suo cammino, come se volesse sorprendere gli uomini, che si chiederanno: Come ha fatto a germogliare qui questo esemplare?

Chi ha piantato questo pino? Chi ha seminato questa foresta?

 

Cose di Dio. Cose di un Creatore che ha progettato tutto fin nei minimi dettagli, dalla catena alimentare alla proliferazione delle specie. Tutto pensato correttamente, senza errori di calcolo.

Un giardino di delizie, un paradiso. E solo l'uomo, per il quale tutto è stato fatto e offerto, riesce a rompere l'equilibrio di questo progetto infallibile e ineguagliabile, nei momenti di azione predatoria.

Potremmo imparare tanto dalla natura: disciplina, perseveranza, lavoro, amore.

A proposito, abbiamo mai piantato un albero o seminato un giardino? Coltiviamo qualche tipo di fiore, di verdura, anche se solo in un vasetto nella veranda di casa?

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 8.10.2024.

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