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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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Prima di tutto lei ha incontrato la luna. Scoperta favolosa! E si è collegata con lei. Che gioia!

Luna! Luna! Mi ripeteva e ripeteva a tutti quelli che incontrava sulla strada trafficata davanti alla scuola.

La sua ammirazione sembrava dire: Come fate a non guardare tutti in alto? Come fate a non ammirare quella cosa lassù nel cielo?!

Poi si è appoggiata sul finestrino di un veicolo fermo. Ha invitato anche la bambina sconosciuta a contemplare l'astro: Luna!

E le ha indicato la grande lettera C incastonata nella distesa arancione di quel fine pomeriggio d'autunno.

Quindi ha cominciato a parlarmi in una lingua straniera, difficile ma estremamente bella. Parlare senza sosta, come chi ha bisogno di raccontare e raccontare ancora. Sto imparando da lei - un po' ogni giorno.

Le tengo forte la mano, perché lei è così veloce, così leggera e felice, che può, da un momento all'altro, volare via - e non abbiamo il permesso per decollare in questo momento...

L'altra mano, libera e molto agile, afferra la borsa di una donna e la tira.

Ciao! - Dice mia figlia, sorridendo tra due fossette.

Scusi! - Dico io un po' imbarazzato.

Quella persona attraversava il nostro cammino a passi lunghi e sguardo duro. Non sapevamo il suo nome, da dove veniva, dove andava. Abbiamo solo visto che stava attenta al pavimento e alla borsa.

Ricambia il saluto con un sorriso inaspettato e prosegue.

Amélie ha dei superpoteri. Uno di questi è vedere persone invisibili e collegarsi con loro.

Più avanti ha scoperto un uomo di mezza età, con la pelle castigata dal sole, che trainava a fatica un carrello pieno di rifiuti riciclabili.

Era in corsa, non avrebbe potuto fermarsi in discesa, ma non ha resistito.

Ciao!! - Dice lei, con fare incantevole, stringendogli la mano.

Non è un Ciao pro-forma , per educazione, no. Lei ha cambiato la direzione del suo cammino e si gli si è avvicinata, esuberante.

Lui frena a fatica, accosta con cura lil suo strumento di lavoro - perchè il peso è immenso - stacca le mani dalla barra e ci tiene a salutarla come si deve, in modo corretto, mano nella mano, guardandosi negli occhi.

E tutto questo è successo in meno di dieci minuti della nostra vita...

Da quel giorno ho iniziato a prendere mia figlia a scuola, lasciando l'auto il più lontano possibile dai cancelli, proprio per poter camminare di più in sua compagnia e poter sorprendermi ogni volta.

*   *   *

In tempi in cui si parla tanto di collegamento, di collegarsi con il mondo intero, potremmo chiederci: Che tipo di collegamento dobbiamo cercare veramente nella vita? Con cosa dobbiamo collegarci?

Avere milioni di informazioni non ci rende migliori o più felici; sapere che la comunicazione è più veloce che mai non risolve i nostri conflitti; leggere ciò che scrivono e pensano i nostri amici non ci rende meno soli.

Dov'è allora il vero collegamento?

Dov'è sempre stato: nel cuore. Niente è cambiato. I nostri bisogni sono ancora gli stessi e la strada per costruire una società più dignitosa rimane la stessa: l'amore.

Quindi, crea collegamenti con questa forza maggiore che ci governa attraverso la tua sensibilità. Collegati alla società attraverso il tuo vicino.

Rimani collegato al mondo attraverso la tua famiglia. Collegati con l'intero Universo attraverso l'amore.

Redazione del Momento Spirita, prendendo
 spunto da un testo di Andrey Chechelero,
Traduzione di Fabio Consoli
Il 30.9.2024

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