Un piccolo passo. Tutto inizia con un piccolo passo.
Dalla liberazione dall'odio alla conquista dello spazio, tutto nasce da una prima iniziativa, da uno sforzo iniziale, da una piccola manifestazione di volontà verso un obiettivo più grande.
Volontà e non desiderio perché, spesso, il nostro Vorrei o Ho voglia non è altro che un desiderio passeggero, un volere che rimandiamo, che ci invade in un attimo e poi scompare, timidamente.
Osserviamo le persone virtuose e diciamo: Vorrei essere come lui!
Ammiriamo gli Esponenti, contempliamo le anime buone e, in un misto di rammarico e invidia, esprimiamo: Chissà, un giorno...
Ogni virtuoso ha iniziato con un primo passo. Ogni genio è stato una volta qualcuno che ha lottato con la propria incompetenza e, insoddisfatto, ha continuato a provare finché non ha ottenuto i primi risultati.
La famosa frase pronunciata dall'astronauta Neil Armstrong, nel mettere piede sulla superficie della Luna, ha acquistato un tocco speciale quando, decenni dopo, è stata rianalizzata.
I ricercatori, riascoltando gli audio originali con programmi all'avanguardia, hanno incontrato l'articolo a prima della parola man.
Così, la frase originale diventerebbe: Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'Umanità.
Armstrong parla del suo passo, che simboleggiava anche quello di tanti che avevano lavorato perché lui potesse trovarsi lì. Ma, distacca l'importanza di quella impronta.
Notiamo quanto può significare ogni passo, senza nemmeno saperlo in quel preciso istante.
Forse stiamo facendo un movimento, in questo momento, una breve iniziativa, senza rendercene conto, ma che avrà conseguenze importantissime per il nostro futuro.
Se pensiamo da Spiriti Immortali quali siamo, come esseri che attraversano epoche ed epoche vivendo esperienze educative, ogni piccolo passo è una semina.
Non pensiamo a raccogliere domani. Non pensiamo, forse, a raccogliere in questa vita. Alcuni risultati arrivano molto dopo. Tuttavia, nulla di ciò che viene piantato sulla via del bene e del progresso va perduto.
Evitiamo espressioni del tipo: Non riesco. Non posso. Non sono in condizione di. Oppure, È troppo tardi per me.
Sono decreti pericolosi che la mente apprende e accetta. Il processo di liberazione da questi contenuti paralizzanti è molto laborioso.
Sostituiamoli con: Non ho ancora imparato, ma imparerò. Sto imparando. Oppure, Piano piano, a poco a poco, ci riuscirò.
Il cervello ha bisogno di capire che siamo anime che stanno migliorando, che siamo Spiriti in continua evoluzione.
L'inerzia è la morte. La stagnazione è una malattia.
Mettiamo questa forza poderosa dell'anima, che è la volontà, a dirigere la nostra vita. Prendiamo iniziative in ogni momento, anche se apparentemente insignificanti.
Perdonare qualcuno per qualcosa che ci ha ferito davvero può iniziarsi con il dire: Io ancora non ci riesco. Sì, ancora, perché ho bisogno di lavorare su certi contenuti dentro di me per riuscirci.
Cambiamo il mai per l'ancora.
Un piccolo passo. Ogni giorno è un piccolo passo se ci impegniamo ad osservarci, a migliorarci, a non lasciarci trasportare da scoraggiamenti distruttivi.
Un piccolo passo che ci porterà lontano.
Un piccolo passo.
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 26.8.2024