A volte pensiamo a quante persone ci hanno fatto del bene durante la nostra vita?
Ci ricordiamo di quelle creature che, in un certo momento, hanno contribuito perché continuassimo a vivere?
O, semplicemente, perché fossimo felici?
Una signora, di oltre settant'anni, ci ha raccontato di come ricorda la presenza della sua madrina nella sua infanzia. Si chiamava Adelaide e aveva una situazione privilegiata.
Viveva in una bella casa, amava i fiori e ne aveva in abbondanza.
La ricorda mentre annaffiava con cura, nelle giornate estive, gli innumerevoli vasi appesi in un luogo quasi paradisiaco, sul retro della casa.
Ricorda i pomeriggi trascorsi, immersa nella lettura di fumetti e libri di storia, nella grande biblioteca del figlio.
Ricorda il caffè con pane e marmellate fatte in casa, i dolci meravigliosi che lei preparava.
Le piaceva andare ai compleanni del figlio della signora, quando venivano tutti i suoi amici.
La casa era piena. C'erano musica e balli.
Lei, bambina, si limitava a guardare. Tutto quello la incantava. E non ha mai dimenticato i momenti di felicità di quella convivenza.
A casa sua non c'era altro che l'essenziale, perché i tempi erano duri.
Da indossare aveva solo due uniformi. Una per i giorni scolastici comuni, un'altra per quelli considerati di gala.
Quindi, quando aveva bisogno di andare in un posto importante, come le feste descritte, indossava l'uniforme di gala.
Per questo, si ricorda che, un giorno, la sua madrina la portò in un negozio di lusso e comprò molta stoffa.
Poi andarono da una sarta per farle prendere le misure. In una rivista colorata, lei stessa potè scegliere i modelli più belli.
Passarono alcuni giorni e fece una sorpresa a sua madre, arrivando a casa, con diversi vestiti nuovi, bellissimi.
E, come si usava all'epoca, persino una gonna a ruota, un lusso che non si era mai potuta permettere.
Furono molte le domeniche in cui sfilava lungo la via principale del piccolo paese, per sfoggiare, settimana dopo settimana, i magnifici doni.
Voleva che tutti vedessero quanto era felice. Quanto si sentiva ricca.
Concludendo i suoi ricordi, ci confida: Come si può dimenticare una creatura del genere?
Una creatura che scopre negli occhi di una bambina il desiderio di avere qualcosa di bello da indossare, qualcosa di buono da mangiare, e anche qualche spicciolo per comprare la merenda a scuola.
Adelaide è partita, molti anni fa. Ma la riconoscente bambina-signora non la dimentica mai nelle sue preghiere.
E, per quanto può, in suo omaggio, ripete alcune delle sue azioni, con i bambini che incontra sul suo cammino.
La felicità che abita oggi nel suo cuore, dice, la deve, in larga misura, ad un cuore generoso che l'ha accolta nella sua casa, che le ha preparato il meglio, tutto ciò che una bambina desidera e non ha nella propria casa.
Oltre alla gratitudine, dentro di lei, ha anche conservato la lezione e l'ha fatta sua: fare la differenza nelle vite degli altri, anche solo offrendo una fetta di torta al cioccolato, in un pomeriggio accogliente.
Ricordi. Gratitudine.
La memoria può eventualmente, nel corso degli anni, dimenticare i dettagli.
Un cuore grato, però, non dimentica mai.
Redazione del Momento Spirita, in
memoria di Adelaide Minghelli
Traduzione di Fabio Consoli
Il 29.7.2024