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Momento Espírita
Curitiba, 18 de Outubro de 2024
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Quando si pensa al rendere omaggio, in generale, ci si concentra su personaggi importanti. Persone che hanno realizzato grandi cose, che hanno influenzato o influenzano le comunità.

Persone che fanno la differenza nel mondo. Persone le cui azioni, nella scienza, nelle arti, in politica, sono state decisive nel cambiare tristi situazioni sulla faccia della Terra.

Tuttavia, esistono altrettante creature speciali che meritano il più profondo omaggio. Madri che lottano ogni giorno per ottenere il pane onesto per i propri figli.

Genitori che abbracciano le prime ore del mattino, prima che il sole si svegli, per garantire al proprio figlio un alloggio modesto, un libro e un quaderno per imparare.

Giovani che abbandonano i propri sogni per sostenere l'esistenza dei fratelli più piccoli, fornendo loro cibo, scuola e vestiario.

Tanti eroi. Anonimi. Ci passano accanto ogni giorno. Usano i mezzi urbani, la metropolitana, sempre pieni.

Affrontano code al mercato popolare, al supermercato per la famiglia, al centro sanitario. Nella stanchezza dei loro volti, portano la speranza che il domani sarà più luminoso e meno difficile.

Continuano senza tregua perché altri esseri preziosi che stanno loro a cuore dipendono dal loro impegno e dal loro lavoro.

Non vengono notati. Sono loro che mantengono pulite le strade delle grandi città, le nostre case.

Sono loro che arrivano a casa nostra e garantiscono che la casa sia pulita, che i vestiti siano lavati e stirati e che il cibo sia sempre puntuale.

Sono loro che costruiscono le case, anche se non sono loro che le occupano. Sono loro che mettono a disposizione strade pianeggianti anche se non hanno auto per percorrerle.

Sono loro che ci assicurano di avere il pane caldo al mattino, anche se a casa loro viene servito solo pane raffermo.

Tanti lavoratori. Tante creature da cui dipendiamo ogni giorno. E che muovono la macchina commerciale, aziendale, l'industria...

I nostri fratelli. Molti di loro quasi invisibili ai nostri occhi.

È certamente per loro che Chico Buarque de Holanda e Vinícius de Morais hanno composto la canzone Gente umile, immortalata da innumerevoli cantanti.

È una costatazione di una realtà che si vive. Un grande omaggio anche a quei tanti che ogni giorno lottano, coraggiosamente, con la dignità di chi è consapevole del proprio valore.

Persone che risvegliano il giorno, alimentano le ore con il proprio lavoro e garantiscono il proprio sostentamento e quello di chi condivide maggiormente la loro vita:

Ci sono certi giorni in cui penso alla mia gente e mi sento come se mi si stringesse il petto.

Perché sembra che accada all'improvviso, come il desiderio di vivere senza accorgermi di me stesso...

Così come, quando passo per la periferia, tranquillo, arrivo in treno, da qualche parte...

Poi provo invidia per queste persone, che vanno avanti, senza nemmeno avere nessuno su cui contare.

Sono case semplici con le sedie sul marciapiede, e sulla facciata c'è scritto sopra che è una casa.

Fiori tristi e vuoti sul balcone, come la gioia che non ha dove appoggiarsi.

E poi sento una tristezza nel petto, come se non avessi i mezzi per combattere.

E io che non credo, prego Dio per la mia gente. È gente umile, che voglia di piangere

Redazione del Momento Spirita, su versi dela
canzone
Gente humilde, di Chico Buarque de
Holanda e Vinícius de Morais.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 22.7.2024.

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