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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone Guardiamo i piedi

È comune, quando incontriamo qualcuno per la prima volta, dare un giudizio affrettato.

Forse qualcuno che ci è stato presentato durante un evento sociale, in un tempio religioso o magari sul posto di lavoro.

Analizziamo i suoi vestiti, la sua espressione corporea, il suo modo di comunicarsi, il vocabolario che usa.

In pochi minuti, completiamo la nostra analisi e abbiamo il nostro verdetto pronto.

A volte, in fila al supermercato o mentre aspettiamo il nostro turno in un negozio, osserviamo le persone e le giudichiamo.

Giudichiamo il modo in cui si vestono, il modo in cui si legano o tengono i capelli sciolti. Persino lo stile dei loro accessori.

Basta uno sguardo veloce per effettuare la nostra analisi e trarre le conclusioni.

Non di rado giudichiamo in modo severo, rigoroso, se non irrispettoso e ironico.

Abbiamo questa capacità di farlo in pochi minuti di contatto superficiale e puntuale.

Tuttavia, quando analizziamo qualcuno, prestiamo attenzione, qualche volta, ai piedi di quella persona?

Non stiamo parlando delle sue scarpe, se sono alla moda, se ci piacciono o no, se sono ben mantenute o già usurate.

Ci riferiamo ai piedi che la sostengono, che la mantengono in posizione eretta.

Sarebbe interessante guardarli e provare a valutare quante strade hanno già percorso.

Quante strade difficili hanno superato, quante migliaia di passi hanno dato per andare al lavoro, all'istituto scolastico, a casa.

Osserviamo qualcuno senza pensare che quella creatura ha una storia di vita, che può essere complessa e stimolante.

Pertanto, prima di trarre conclusioni su qualsiasi persona, prestiamo attenzione ai suoi piedi, siano essi scalzi o con le scarpe.

Forse quei piedi hanno percorso i sentieri incerti di una casa distrutturata durante l'infanzia, o possono aver percorso le strade difficili della dipendenza dall'alcol o dalla droga.

Prima di giudicare il collega di lavoro, che si mostra intransigente e irritabile, proviamo ad immaginare quali strade ha percorso, quali difficoltà ha dovuto affrontare per trovarsi in quella situazione.

Può darsi che la sua casa gli richieda troppo per via di problemi con un coniuge difficile o con dei figli indifferenti e viziati.

Può darsi che i percorsi che l'hanno portato a quel momento l'abbiano costretto ad assumere impegni finanziari pesanti, che corrodono il suo umore e la sua pazienza.

Tutti noi abbiamo una storia che abbiamo costruito nel tempo.

È il risultato dei percorsi buoni o cattivi che abbiamo intrapreso.

Sicuramente alcune nostre scelte possono essere state  equivocate e immature.

In ogni caso, prima di giudicare, pensiamo che il percorso dell'altro può essere stato roccioso o fangoso.

Non dimentichiamoci che anche noi abbiamo le nostre difficoltà e i nostri limiti che si riflettono nel nostro modo di essere. I nostri piedi possono aver preso sentieri sbagliati e tortuosi.

Pertanto, prima di giudicare, guardiamo i piedi di coloro che osserviamo e mostriamo compassione. Forse stanno sanguinando, per il lungo viaggio tra le spine.

Meno giudizio e più disponibilità a comprendere, aiutare e accettare il nostro prossimo.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 10.6.2024

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