Quell'anno un brutto colpo ferì il cuore della giovane coppia. Il loro figlio, di appena sette anni, partì per la Spiritualità.
Erano stati mesi di cure estenuanti finché la malattia non si era impadronita di lui, minandogli la vita fisica.
Un anno dopo, in vacanza, scelsero di visitare la Turchia. Tra tanti paesaggi meravigliosi, una visita speciale ad Efeso, alla casa di Maria, la madre di Gesù.
L'edificio in pietra, sul monte Rouxinol, riceve, ogni anno, circa due milioni di visitatori. La stragrande maggioranza riferisce emozioni intense quando vi si addentra.
Con loro non fu diverso. Mano nella mano, camminarono tra quelle mura, ricordando la grandezza dello Spirito di Maria di Nazaret.
Si ricordarono di ciò che avevano letto nelle opere che raccontavano di Giovanni che era andato a Betania per cercare la madre di Gesù affinché potesse venire a vivere con lui.
Ricordarono... ricordarono, mentre i loro cuori sembravano uniti nella preghiera.
All'uscita si sedettero su di un muretto, contemplando ciò che facevano quasi tutti i pellegrini: scrivevano tre richieste su un pezzetto di carta e riponevano il biglietto tra le pietre di un ampio muro laterale.
Rimasero entrambi lì, a guardarsi, chiedendosi: Perché scrivere su di un pezzetto di carta ciò che desideriamo, se Dio sa cosa succede nella nostra intimità?
E poi, pensarono, come possiamo chiedere di più alla Divinità? Nostro figlio non c'è più, ma siamo certi che vive nella Spiritualità.
Nostra figlia sta bene. Noi abbiamo la salute, il lavoro. Cosa potremmo chiedere di più?
In una preghiera silenziosa, chiesero al Padre Supremo che, caso potessero ricevere qualcosa di più, per Sua volontà, che Lui lo inviasse loro.
Tornarono in Brasile e, appena dieci giorni dopo, Oswaldo ricevette una telefonata. Veniva da una città dello stato vicino.
La questione era semplice: tre ragazze erano disponibili per l'adozione. A lui sarebbe piaciuto adottarle?
Il numero tre gli venne subito in mente. Là ad Efeso avrebbero potuto fare tre richieste. Avevano lasciato a Dio la decisione caso meritassero qualcosa di più.
Adesso, Dio stava mandando tre gioielli a casa loro.
Il Divino Padre aveva ascoltato la loro preghiera e aveva risposto.
Tra commozione e gratitudine, telefonò alla moglie e insieme andarono a prendere le tre perle che Dio aveva inviato ai loro cuori generosi.
Sono passati dieci anni. I gioielli sono cresciuti, si sono sviluppati e, molte volte, tra abbracci amorevoli, esprimono alla giovane coppia quanto sia importante la loro presenza nella loro vita.
* * *
Dio ascolta sempre le richieste che Gli facciamo e risponde.
Sta a noi essere attenti alla corretta traduzione di ciò che ci arriva.
In generale, non sappiamo come interpretare la risposta ricevuta. Questo perché la nostra volontà è che la richiesta venga esaudita esattamente come l'avevamo concepita, in ogni dettaglio.
Tuttavia, la Sapienza Divina sa quel che è meglio per noi. Oggi può essere una risposta negativa, il rinvio di ciò che desideriamo ardentemente.
O, altre volte, qualcosa a cui non penseremmo ma che arriva a benedire le nostre vite.
Pensiamoci.
Redazione del Momento Spirita, con base
sul fatto, riportato da Oswaldo Feltrin.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 6.10.2023.