Oggi è il compleanno di un caro amico. L'ho conosciuto qualche anno fa e, subito, abbiamo creato delle radici d'affetto.
La cosa interessante è che, in una certa occasione, viaggiando con lui, in una chiacchierata così, d'improvviso, ci siamo resi conto di essere della stessa città.
Ma dai? Abbiamo scoperto che lui, di qualche anno più grande di me, aveva conosciuto mio fratello ed erano stati amici. Aveva anche frequentato casa mia.
Come potevo non ricordarmene, né lui ricordarsi di me? Beh, all'epoca ero un monello, che viveva correndo, arrampicandosi sugli alberi e giocando per strada con i ragazzini come me.
Però, il fatto che era stato amico del mio caro fratello, mi legò a lui ancora di più. Era come se, nei dialoghi insieme, riscoprissi un po' l'essenza di quel fratello che aveva già fatto il grande viaggio verso l'Aldilà.
Io lo ascoltavo, e ascoltavo ancora, e continuavo ad immaginare di cosa avessero parlato, loro giovani coetanei, in quella lontana città nell'entroterra del Rio Grande do Sul.
Mi sembrava di vederli, allora, in una creazione della memoria, nel seminterrato di casa nostra, in quell'angolo che mio fratello chiamava il suo ufficio.
A dire il vero, il suo rifugio. Il luogo dove lui, radioamatore, aveva il suo apparato, realizzava i suoi contatti, conversava con il mondo.
Quante volte l'avrò visto senza memorizzarne la fisionomia?
Bene, l'importante è che oggi è il compleanno di questo amico speciale. Sto pensando a come fargli gli auguri nel migliore dei modi.
Devo mandargli un messaggio whats? Inviargli dei fiori? Quale sarà il modo migliore per dirgli quanto è importante la sua amicizia nella mia vita?
In verità, inizia a perdere un po' la memoria. Si ricorda di dettagli minimi delle ricerche svolte, del suo lavoro professionale, degli studi concreti e appassionati della Dottrina che entrambi abbiamo abbracciato.
Però, a volte non riesce a ricordare i nomi di alcuni conoscenti. Continuo a pensare: E se vado a casa sua, per abbracciarlo, personalmente, mi riconoscerà?
Potremo parlare di nuovo delle tante sciocchezze che abbiamo fatto insieme? Come quel viaggio a Parigi quando lui ed io eravamo fuori dal negozio sugli Champs Elisées?
Siamo rimasti lì, ad aspettare, mentre sua moglie ed un amico visitavano l'enorme negozio. Abbiamo riso molto in quell'occasione. Avevo confessato che non sarei entrato perché gli articoli erano troppo costosi.
E lui, succintamente, disse qualcosa del tipo: Non riesco a immaginare quale sarà il saldo della carta di credito.
E sarà che si ricorderà di quando abbiamo visitato, a lungo, l'Istituto di Storia Naturale, la Torre Eiffel, la casa di Leonardo da Vinci ad Amboise?
Quanti ricordi. Vorrei che, in questo giorno del suo compleanno, potessimo ricordare i bei tempi trascorsi, le risate, i gustosi spuntini, il caffè, il chimarrão.
E se lui non si ricorderà di me? Sarà più doloroso per lui o per me?
Una situazione che ci porta a meditare su come la vita sia una scatola di sorprese. Non sappiamo cosa ci riserverà il domani.
Ho scritto questo testo in suo onore. Spero vivamente che, ascoltandolo, lui sorrida, ricordando il monello del Rio Grande do Sul, l'adulto che ha viaggiato con lui e sua moglie, le tante situazioni che abbiamo vissuto insieme.
È il miglior regalo che mi sia venuto in mente per lui in questo giorno.
Redazione del Momento Spirita, in onore
dell'amico e imprenditore Danilo Allegretti
Traduzione di Fabio Consoli
Il 20.6.2023.