Una delle descrizioni più belle dell'interferenza dei Messaggeri Celesti è forse nota come l'Annunciazione.
Secondo l'evangelista Luca, quando l'angelo entra dove si trovava la giovane Maria, le dice: Ti saluto, piena di grazia. Il Signore sia con te.
E le dice che concepirà e partorirà un figlio, che si chiamerà Gesù.
Predice che Lui sarà grande e sarà chiamato il Figlio dell'Altissimo e che il Suo regno non avrà fine.
Maria instaura un dialogo con lui, chiarendo i suoi dubbi su come tutto questo sarebbe potuto accadere. Dopotutto, lei conosceva bene le profezie sul Messia.
Dei quattro Evangelisti solo Luca, il redattore del terzo Vangelo, entra in particolari che non si trovano negli altri.
Questo perché, seguendo le indicazioni e i desideri di Paolo di Tarso, il suo Vangelo venne scritto a partire da molte interviste a coloro che avevano vissuto e convissuto con Gesù.
Naturalmente Maria, Sua madre, fu la prima ad essere intervistata. Proprio per questo, solo lui segnala il suo canto di riconoscenza e di lode al Signore della Vita, il Magnificat:
L'anima mia glorifica il Signore. Il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato allla Sua povera serva.
E comprendendo esattamente la portata della missione che le era affidata, e dell'Essere al quale avrebbe offerto un un corpo, completa:
Per questo, d'ora innanzi, tutte le generazioni mi proclameranno beata.
Che straordinaria lungimiranza di quella donna.
Aveva perfettamente ragione. Fin dai tempi apostolici, dopo la morte del Figlio, abitando con Giovanni, l'evangelista, ad Efeso, sarebbe stata ricercata da molti.
Erano persone che volevano attenuare la nostalgia di Colui che non c'era più, ascoltando le testimonianze di chi aveva vissuto con Lui per tanti anni. Lo aveva amato, nutrito, sostenuto.
Altri volevano solo baciarle le mani, chiamandola Madre Santissima.
Di tutte le grandi donne, certamente, nessuna fu ed è tanto esaltata nel suo ruolo di madre quanto Maria di Nazareth.
I canti si moltiplicano nel mondo chiamandola Beata, Santa Madre.
Quante lodi si alzano per questa donna, che ha saputo farsi piccola davanti alla grandezza della sua missione.
Quante migliaia di voci non si sono già unite per lodarla come la beata tra tutte le donne, anno dopo anno, nelle celebrazioni nei grandi teatri, nei templi o negli spettacoli all'aperto!
Tenori, soprani, cori, voci di bambini e giovani.
Quanti poeti le hanno dedicato versi, tessendo poesie! Quanti pittori l'hanno ritratta, idealizzando la grotta in cui si rifugiava, a Betlemme; il suo viaggio in Egitto; le gioie celesti di avere il Figlio tra le braccia, di vederlo crescere nel tepore domestico.
Il suo proprio dolore, nel ricevere il Figlio morto, deposto dalla croce, è stato immortalato in incisioni, dipinti. E in marmo, nella più perfetta ideazione di Michelangelo.
I secoli si sommano ma la Madre di Gesù, divenuta Madre di tutta l'Umanità, continua ad essere lodata.
La Benedetta. La più straordinaria fra le madri. Madre di tutte le madri.
Nostra madre, Maria di Nazareth.
Redazione del Momento Spirita, com
trascrizioni dal Vangelo secondo
Luca, cap. 1, versetti 46-48.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 2.5.2023.