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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone Spettacolo Divino
 

L'alba allontana la notte e si insedia. Però, il buio continua ancora a regnare.

Gli uomini usano la luce artificiale per allontanare le tenebre. Per chi viaggia sono i fanali delle automobili. Nelle case, sono le lampade, le candele, i lampioni che fanno questo.

Le lampade sui pali della luce aiutano a vedere le vie che la luna con la sua faccia rotonda e luce argentata, non riesce ad illuminare sufficientemente.

Fari in punti strategici segnalano il cammino a quelli che navigano sulle acque calme o agitate dei mari.

Fra poco, le braccia dell'alba si apriranno e piccoli raggi di luce toccheranno il mattino, affinchè si svegli.

Finalmente, è mattina fatta e, mentre gli uomini corrono da uma parte all'altra, per studiare, per i loro affari, per la loro vita, Dio istalla il Suo straordinario apparecchio multimedia per progettare una nuova giornata.

Con un lavoro inimitabile, che giorno dopo giorno non si ripete nella stessa forma, questo incomparabile Architetto progetta sullo schermo dell'Universo, le Sue diapositive.

C'è luce, suono, movimento.

Le braccia degli alberi dondolano, agitate dal vento che si trasforma in brezza soave.

Giardini, monti, campagne. Crescono i campi verdeggianti, i fiumi cantanti,  e le generose fontane si moltiplicano.

La proiezione è così magnifica che lo spettacolo permette sentire il profumo della terra, dei fiori, della venatura del legno aperta in solchi.

I raggi del sole illuminano l'ombra, si estendono all'aldilà, scacciando le nuvole.

Le piccole elevazioni sembrano ondeggiare sul paesaggio. Le foglie multicolori dell'autunno si confondono in un quadro, mentre in un'altro le delizie della primavera esplodono nei boccioli dei fiori.

I paesaggi desertici, sembrano quasi interminabili in un punto. In un altro dune, oasi, palme, pareti alte e montagnose.

Freddo qui,  calore là.

Gli uccelli cantano, le uova sono covate, la vita si moltiplica ovunque.

E così, durante l'intera giornata, gli slide si succedono uno dopo l'altro.

L'uomo passa frettoloso, pochi sono quelli che se ne accorgono di questi quadri che si alternano,  si succedono continuamente.

Quando termina il pomeriggio e torna la notte, come abile artista, Dio distende un nero mantello, affinchè gli astri che percorrono l'Infinito, possano essere percepiti meglio.

E così succede, ad ogni giorno, ad ogni notte.

Se l'uomo ammirasse di più la natura, studiasse meglio le sue leggi, capisse  l'armonia che la natura insegna, certamente vivrebbe meglio.

Quando la stanchezza lo dominasse, nelle ore di lavoro, si fermerebbe un po' e guarderebbe  il giardino.

Se fosse rinchiuso dai muri di cemento di tantissimi palazzi, potrebbe guardare il cielo,  accompagnerebbe il passeggiare delle nuvole e permetterebbe farsi spettinare dal vento.

Basterà affacciarsi alla finestra in cui si trova.

Tutto questo lo farebbe rinvigorirsi. E gli farebbe ricordare Chi lo ha creato per amore e che per amore lo sostiene.

Si accorgerebbe che al di sopra delle leggi umane, vige una legge maggiore, immutabile e giusta.

Si ricorderebbe che è un figlio di Dio, ed anche che la vita è un tesoro molto prezioso per essere sprecata.

Così, allora, imparerebbe che il giorno è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il giorno. Questo vuol dire che saprebbe quantificare ed equilibrare il lavoro, il riposo e la meditazione.

Tempo per alimentare il corpo. Tempo per alimentare l'anima.

Soprattutto amerebbe intensamente tutti coloro che convivono con lui in questa benedetta casa chiamata pianeta Terra.

 

Redazione del Momento Spirita.
Il 18.08.2010.

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