Nel 1984, degli scienziati notarono suoni insoliti vicino alla vasca dei delfini e delle balene bianche.
Sembravano provenire da una conversazione lontana tra due persone, anche se non era possibile capire cosa si stessero dicendo.
Giorni dopo, rimasero ancora più sorpresi quando una sommozzatrice emerse dalla vasca e chiese ai suoi colleghi chi le aveva dato l'ordine di risalire.
Un'analisi acustica determinò che i suoni provenivano da una fonte sorprendente: una balena di nome Noc.
I suoni furono registrati dalla National Marine Mammal Foundation di San Diego, in California.
Voce simile o imitazione della voce umana, non importa. Quel che sappiamo, per certo, è che gli animali hanno il loro modo unico di comunicarsi.
Chiunque ascolti il ??canto degli uccelli può sforzarsi cercando di capire cosa si dicono.
Un'amica, che ha un albero frondoso, proprio davanti a casa sua, dice che è abituata a godersi il rumore dei parrocchetti, a fine giornata.
Immagino sempre, dice, che discutano per decidere quale ramo ognuno occuperà durante la notte che si avvicina.
O magari chiacchierano su tutto quello che è successo loro durante il giorno?
In quei momenti, penso che ci offrano una grande lezione di vita. Dovremmo essere come loro, tornare a casa e voler sentire gli uni dagli altri cosa è successo quel giorno.
Com'è andata al lavoro, nello studio. Com'era il traffico.
Piccole sciocchezze ma che ci avvicinano. Sentire i ragazzi raccontare della loro partita di calcio, di come hanno ottenuto il miglior voto della classe nel tema.
Oppure se non sono andati molto bene nella prova di matematica. Come hanno condiviso la loro merenda con il loro piccolo amico che li guardava mentre iniziavano a scartare la loro delizia.
Sì, gli animali, persino quando si comunicano tra loro, possono darci delle lezioni.
Ad esempio, lezioni sul saper ascoltare. Osservo il mio cane, sempre attento all'abbaiare dei cani del vicinato.
A seconda di quello che sente, si agita, risponde abbaiando. Noto: gli amichetti all'inizio della via stanno avvertendo che davanti a casa loro è passata una persona strana.
E rimane vigile, pronto, al cancello.
Nondimeno, a volte ascolta e basta. Resta lì, a posto, silenzioso, ascoltando e ascoltando.
Devono essere solo cose banali quelle che traducono quei latrati.
In quei momenti, mi rendo conto che sarebbe molto bello se, tra noi umani, imparassimo ad ascoltare.
Di solito, siamo molto impazienti con i discorsi che riteniamo sciocchi, privi di significato.
Eppure, quello che a noi può sembrare una semplice sciocchezza è il discorso di un essere solitario, che vuole condividere con qualcuno ciò che ha osservato, ciò che ha appena vissuto.
Sarebbe bene ascoltare di più, cercare di capire, soprattutto, quello che la persona vuole trasmettere.
In fin dei conti la Divinità, elaborando la perfezione del corpo umano, ha disposto che avessimo due orecchie, una ad ogni lato della testa.
Proprio per ascoltare il bene e il male, il piacevole e lo scomodo, la voce di chi amiamo o, semplicemente, la voce di chi aspetta solo di essere ascoltato da qualcuno che gli sorrida.
Pensiamoci su. Tempi difficili nel mondo. Tempi di ascoltare.
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 22.2.2023.