Quando quel ricco uomo d'affari acquisì uno degli hotel più famosi di Parigi, lo rivitalizzò totalmente.
E festeggiò con una grande festa.
Tutto andava bene finché non scoprì un cameriere nero in uno dei saloni. Immediatamente chiese al figlio di provvedere al suo allontanamento.
Non voleva offuscare la grandiosità di quel momento.
Il figlio obbedì. Ma, poi, disse al padre: Sai chi era quel cameriere? Ha servito il re Edoardo VIII d'Inghilterra per oltre trent'anni.
Il giorno dopo, l'uomo d'affari chiamò Sidney Johnson per un'intervista.
E scoprì che, a sedici anni, era stato assunto dal duca di Windsor, quando questi era Governatore delle Bahamas.
Di ritorno in Europa, portò con sé Johnson e lo promosse.
Il suo compito era aiutare la coppia Windsor nelle faccende quotidiane e accompagnarla nei viaggi all'estero.
Naturalmente, non era abituato all'etichetta e a tutto ciò che si esigeva per servire un re che aveva abdicato al trono britannico.
Ma, come lui stesso confessò, il re esiliato lo istruì, con pazienza e gentilezza.
Le sue responsabilità andarono solo aumentando. Johnson sceglieva i vestiti del Duca di ogni giorno in base a un sistema numerico che avevano creato insieme.
Divennero sempre più prossimi, nel corso degli anni. Oltre ad insegnargli i compiti da svolgere, il Duca ne migliorò la formazione, proponendogli da leggere libri di grandi autori inglesi: da Charles Dickens a Shakespeare e Rudyard Kipling
Con la morte del Duca, Johnson andò a lavorare come cameriere all'Hotel Ritz.
Il grande uomo d'affari, che ne udì la storia, lo assunse come suo maggiordomo personale, a casa sua, a Parigi.
Ebbe bisogno di tempo per accettarlo, a causa dei suoi pregiudizi razziali. Ciò nonostante, scoprì la ricchezza che quell'uomo rappresentava.
Quando, qualche tempo dopo, decise di restaurare la dimora del Duca e della Duchessa di Windsor e rilevò l'affitto della magione, trasformandola in un museo pieno di arredi reali, confessò il grande aiuto di Johnson.
Al New York Times rivelò: Johnson è un dizionario. È un uomo molto colto. Ha tirato fuori tutte queste cose da scatole, casseforti e magazzini, e ne conosce la storia di ognuna.
L'antico valletto di re Edoardo, duca di Windsor, visse per vedere la riapertura di Villa Windsor.
Poco più di un mese dopo morì, all'età di sessantanove anni.
E ci viene da pensare: un'azione frettolosa, basata sul pregiudizio razziale, quasi causa la perdita un gioiello ineguagliabile!
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Due grandi lezioni in questi fatti. In primo luogo, la volontà di Johnson di imparare, di migliorare, quando ne ebbe l'opportunità.
In secondo luogo, quando si giudica solo dall'apparenza, senza conoscere la ricchezza interiore della persona, si corre sempre il rischio di disprezzare diamanti preziosi.
Comprendiamo che se Dio ha optato affinchè noi avessimo diversi colori di pelle, diverse conformazioni fisiche, l'ha fatto per rendere questo mondo ancora più straordinario, multicolore.
E ciò che ci definisce non è, assolutamente, la nostra origine, il colore della pelle, ma ciò che siamo nel nostro intimo.
Nelle nostre relazioni, impariamo a scoprire le pietre preziose .
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 22.2.2023