Abbiamo mai pensato a quale sia stata la preparazione alla nostra venuta al mondo?
Sì, tutti i movimenti fatti per un'altra incarnazione sulla Terra: gli arrangiamenti, le programmazioni, le riunioni.
Comprendendo un po' di più la struttura che esiste dietro ogni reincarnazione, ci rendiamo conto che l'espressione terrena gettarsi allo sbaraglio, definitivamente, non esiste.
Dov'eravamo prima di arrivare? Con chi abbiamo parlato? Quali promesse abbiamo fatto? Quali barriere interne abbiamo dovuto superare per accettare quest'altro tuffo nelle vesti materiali?
Un padre racconta, emozionato, un incontro avuto in sogno.
Si vide in una casa e quando entrò in una certa stanza, trovò, in un angolo, sconsolata, una bimba. Era una bambina dal viso triste.
Sentiva le voci di altri bambini che giocavano e si rese conto che lei si era allontanata da tutti.
Senza saperne molto bene il motivo in quel momento, le tese la mano, con un sorriso sul volto e le disse: Dimentica la vecchia vita, pensa alla vita nuova!
Si ricorda che la bambina andò con lui, ma il sogno finì lì.
Qualche settimana dopo lui e sua moglie seppero che stavano aspettando un figlio. Poco dopo avrebbero anche scoperto che si trattava di una bambina.
Coincidenza? Molto probabilmente no. Prima di arrivare qui, ci incontriamo con coloro che saranno i nostri genitori, visitiamo la nostra futura famiglia, con la quale abbiamo già creato dei legami, ancor prima dei primi segni della futura fecondazione.
Pertanto, quando si dice che l'educazione inizia molto prima della nascita, non si sta esagerando.
Prima di arrivare incontriamo chi ci dà forza, ci incoraggia, ci ricorda gli impegni e ci assicura che non saremo soli.
L'incarnazione non è facile. Per molti è come il ballerino che lascia la morbidezza del plateau e la leggerezza della scarpa da ballo per indossare la rudezza del coturno, e inoltrarsi su terreni fangosi, mangiando erbe e frutti amari.
Tuttavia, è necessaria. È scuola, è impegno. Ecco perché ogni incoraggiamento, ogni parola amica, ogni nozione di provvidenza ci rende più forti.
Quindi, dobbiamo sapere che la nostra venuta è stata pianificata molto bene. Il nostro viaggio è stato molto ben curato e monitorato. È una grande impresa che ha tutti i requisiti per riuscire.
Le redini sono nelle nostre mani, ovviamente. Le scelte sono nostre, sebbene possiamo ricevere dei buoni consigli ogni volta che lo desideriamo.
Fidiamoci. Persistiamo. Non giudichiamo l'intero libro da poche pagine. Vivremo dei giorni più dolorosi, ma non tutti saranno così.
E, anche se dovessero essere la maggioranza, paragoniamoli a quella scuola più severa, che alla fine produce gli studenti migliori.
Prima di arrivare ci siamo detti che ce l'avremmo fatta, che avremmo fatto tante cose diverse, che avevamo capito quali erano le strade migliori.
La vita ce le mostra tutte. La vita mette al nostro fianco persone chiave per questo. Non smettiamo di ascoltarle, non smettiamo di chiedere aiuto nei momenti più gravi.
Prima di arrivare, i piani sono stati tanti. Ora è il momento di viverli tutti. Andiamo avanti.
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 30.1.2023.