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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone Matematica Divina

La matematica, come la conosciamo, è un'area del sapere, responsabile dello studio di strutture e grandezze.

Utilizza il ragionamento logico per comprendere l'aritmetica, l'algebra, la geometria, la trigonometria, la statistica e il calcolo.

Il suo obiettivo principale è la sistematizzazione di quantità, misure, spazi, strutture e variazioni.

Non ce ne rendiamo conto, ma lei fa parte della nostra vita più di quanto immaginiamo. Usiamo questa scienza praticamente dappertutto nella nostra vita quotidiana.

Tuttavia, lei lavora ancora con il tangibile, con il mondo dei sensi, delle dimensioni materiali.

Quindi, è naturale che troviamo strano ogni qualvolta ci viene presentato un altro standard di misura, spazio o calcolo...

Vediamo, ad esempio, la matematica dietro la lezione di Gesù, nel noto brano intitolato: L'obolo della vedova.

Ricordiamo che il Maestro si trovava  davanti ad un luogo, il tempio, dove le persone depositavano donazioni in denaro. I ricchi lasciavano grandi somme.

Finché non compare un personaggio che cambia la storia. Una vedova, che va all'altare e lascia solo due spiccioli. Molto meno di tutti gli altri.

Gesù coglie l'occasione e presenta il concetto di una nuova matematica:

In verità vi dico, questa povera vedova ha dato molto più di tutti quelli che hanno donato  prima, perché tutti gli altri hanno dato del loro superfluo, mentre lei ha donato di quello che le verrà a mancare. Ha dato proprio tutto quanto aveva per vivere.

Questa proposta del Maestro, che lì rifletteva le Leggi Divine, mostra che il meno può essere molto di più, poiché dipende da fattori più importanti. Fattori a cui le misurazioni materiali non riescono ad arrivare.

In molti altri momenti, il Maestro disse che non sarebbe stato l'accumulo di tesori sulla Terra a renderci veramente ricchi.

Nella parabola del ricco e di Lazzaro, vediamo la delusione dell'uomo facoltoso quando, giunto alla nuova vita, dopo la morte, si rende conto che Lazzaro, che durante la sua vita era miserabile e coperto di ulcere, si trovava in condizioni spirituali migliori.

Inoltre, richiamando alla memoria la bella storia del seminatore e del seme caduto sui vari terreni, vediamo che quello sparso su un buon suolo, su di una terra buona e preparata, produce molto di più che soltanto una nuova pianta di grano.

Qualche chicco produce cento. Altri sessanta e altri trenta.

Mostrando che la moltiplicazione del bene avviene in modo grandioso, inspiegabile, per i calcoli della matematica del mondo, comprensibile solo dalle Leggi maggiori del cosmo.

Per questo diciamo che la somma dell'amore di uno più uno è molto superiore ad appena due.

 Ed è così che comprendiamo la forza di uno che trascina folle, sconfigge enormi eserciti, cambia la vita di milioni di persone.

Siamo ancora, come Umanità, bambini all'asilo, che stanno imparando le prime lezioni di questa sublime matematica.

C'è un orizzonte infinito da svelare davanti a noi. Gesù è stato il nostro primo maestro e rimarrà con noi attraverso tutti i gradi della nostra formazione spirituale. Contiamo sempre su di Lui.

 

Redazione del Momento Spirita, con citazione dal
Vangelo secondo Marco, cap. 12, vers. 41-44
e dal
Vangelo secondo Luca, cap. 21, vers. 1-4.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 9.1.2023.

 

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