Al tempo
In cui profumavamo le lettere
Forse non ce ne accorgevamo
Ma riempivamo di profumo anche
Il cammino da loro percorso.
Quante mani
Dal mittente al destinatario...
Quanti fiori
Sparsi su strade
Di pietra.
* * *
C'è stato un tempo in cui scrivevamo lettere. Credetemi, voi giovani, si scriveva sì, di proprio pugno - come si suol dire - e, a seconda del loro contenuto, o a chi erano destinate, vi si poteva aggiungere del profumo, di modo che chi le ricevesse potesse sentirsi più vicino a noi.
Ci riferiamo, ovviamente, alle cosiddette lettere d'amore, alle linee appassionate che ci indirizzavamo l'un l'altro, aspettando giorni, settimane, mesi, a volte, finché arrivassero a destinazione.
Mogli e fidanzate di soldati che erano al fronte; coppie separate dagli oceani, per lavoro o per studio; giovani che inviavano versi aprendo il cuore ai propri spasimanti. Così viaggiava tanta posta profumata.
Abbiamo preso questo simbolo come riferimento, perché forse ci è potuto sfuggire un dettaglio molto curioso e bellissimo: non solo il destinatario riceveva il profumo della missiva, ma tutti coloro che toccavano la lettera o vi si avvicinavano.
Così, ci chiediamo quante mani abbiano ricevuto quel balsamo lungo il cammino, quante anime siano state impregnate, anche solo dolcemente, del profumo dell'affetto, della nostalgia e dell'amicizia.
Ora, pensiamo alle nostre buone azioni, quelle che abbiamo la possibilità di praticare ogni giorno, alle parole profumate che possono uscire dalla nostra bocca, alle vibrazioni d'amore che ci lasciamo dietro quando i nostri pensieri esalano bellezza.
Siamo lettere viventi che aromatizzano o infettano i sentieri dell'esistenza terrestre per i quali viaggiamo.
Possiamo essere quelli che portano ottimismo, gioia, voglia di vivere.
Possiamo essere coloro che mostrano gratitudine per tutto, che per quanto attraversino mari agitati, tempeste, conoscono molto bene il Signore degli oceani e non si lasciano scoraggiare.
Possiamo essere i gentili, i romantici, gli allegri, quelli che s'interessano alla vita dell'altro, alle chiacchiere veloci e attente all'angolo, in ascensore o al panificio.
Lettere profumate. Tutti abbiamo il potenziale per profumare i percorsi, tutti possiamo portare un po' di felicità a chi vive la tristezza della propria vita.
E la cosa più sorprendente è che la nostra fragranza non brucia come la luce di una candela, non si consuma.
No, è un aroma che resta per sempre, come quello che c'è ancora sui fogli di carta antichi, custoditi dentro i libri, dentro i diari, dentro l'amore del nostro cuore.
Cerchiamo di essere lettere profumate nella nostra famiglia. Cerchiamo di essere lettere profumate nel nostro posto di lavoro. Cerchiamo di essere coloro che lasciano sempre qualcosa di buono ovunque vadano.
Controlliamo i pensieri, le parole e le azioni. Facciamo sì che ci guidi sempre la sublime proposta dell'amore.
Molti ancora, il cui senso dell'olfatto dell'anima è ottuso, non percepiranno la nostra esalazione fragrante - il che è naturale.
Altri, invece, ispirati dai balsami sparsi dai nostri rinnovati atteggiamenti, andranno alla ricerca delle proprie essenze di nardo.
Presto, diventeranno nuove lettere profumate.
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 10.11.2022.