Lui stette tra noi per meno di tre decenni. Ma realizzò la più grande rivoluzione che un singolo essere umano abbia mai realizzato.
Fu così importante da dividere la Storia del mondo tra prima e dopo la Sua nascita.
Signore delle Stelle, Re Solare, Governatore Planetario, Maestro e Signore. Lo chiamiamo in molti modi diversi.
Tra tanti preziosi insegnamenti, una frase suscitò grande scalpore tra coloro che erano abituati a ritenere che il lavoro fosse solo per gli schiavi, per coloro che erano ritenuti inferiori, per i vinti:
Mio padre lavora incessantemente e lavoro anch'io.
A tutti coloro che credevano che il Creatore Supremo avesse creato la Creazione in soli sei giorni e, da quel momento in poi, vivesse nel riposo, ciò provocò stranezza.
Il Padre lavora incessantemente. Ma se ha creato i soli, i pianeti, l'intero Universo, cos'altro ha bisogno di fare?
Che lavoro è questo che Lo tiene sempre attivo?
E così ci rendiamo conto che spetta a Dio l'opera di soffiare i venti, regolandone l'intensità in ogni angolo del pianeta.
Spetta a Dio accendere le stelle, perché illuminino le nostre notti e incoronino il chiaro di luna di maggiore incanto.
Spetta a Dio fertilizzare la terra, affinché i nostri semi esplodano in fiori, frutti, benedicendoci il compito di seminare.
Spetta a Dio agitare i mari, provocando onde che s'innalzano come chi vuole esprimere gratitudine, e muoiono sulla spiaggia, tra pizzi di schiuma e dolcezza.
Oppure si lanciano contro le rocce, disegnando loro nuovi contorni, nel corso del tempo.
Sta a Dio riversare cascate dalle montagne, e a ciascuna fornire un suono diverso, affinché la monotonia non ci renda stanchi di ascoltarle.
Sta a Dio defogliare gli alberi, così da poter osservare il vortice delle foglie, la valanga di petali che ricoprono il terreno.
Sta a Dio provvedere il cibo per gli uccelli che riempiono il nostro cielo, vestire l'erba dei campi, dare i colori esatti ai fiori della prateria.
Spetta a Dio dipingere l'autunno, colorare la primavera e fornire un mantello di ermellino per l'inverno.
E, mentre viviamo giorno dopo giorno, Lui continua a creare mondi, soli, pianeti, rendendo questo Universo sempre più infinito, al di là di ciò che la nostra più audace immaginazione può concepire.
Spetta a Dio dirigere l'orchestra di tutti i mondi, provvedere all'emigrazione e all'immigrazione delle Umanità da una Sua dimora all'altra.
Spetta a Dio essere attento ad ogni dettaglio, onnipresente, onnisciente, mantenere la perfezione della Sua Creazione
Spetta a Dio prendersi cura di tutti i Suoi figli, fornendo aiuto, toccando la generosità dei cuori affinché tutti abbiano pane, rifugio e amore.
Spetta a Dio, da eccelso leader, utilizzare squadre di messaggeri del bene, delegando compiti, ordini, perché tutto avvenga secondo le Sue Leggi.
Sta a Dio mandare missionari nelle Sue dimore, per parlare della Sua esistenza, per indicare le vie del progresso.
Spetta a Dio gestire la grandezza della Sua Creazione.
Spetta a Dio prendersi cura di noi.
Com'è immenso e interminabile il lavoro di Dio, Nostro Padre.
Redazione del Momento Spirita, prendendo spunto dal pt. VI,
cap.31, del libro Ações corajosas para viver em paz,
dello Spirito Benedita Maria, psicografia
di Raul Teixeira, ed. Fráter
Traduzione di Fabio Consoli
Il 18.10.2022.