È come immergere in un mare di acque gelate. Da ogni parte freddo, abbandono. Non si vede nessuno, non ci sono sorrisi affettuosi, mani amiche, solidarietà.
È così quando il mondo ci volta le spalle, gli amici evadono, e nulla sembra andar bene.
In questi momenti ci viene la voglia di domandare: Dove sono le persone gentili, i buoni sentimenti? Dove si è nascosto l'amore, che tutti esaltiamo?
Nel profondo dell'anima allora sorge una brutta sensazione: quella di non essere degni d'essere amati. E desideriamo tanto essere amati!
Vogliamo allegrie, carezze, gentilezze e sorrisi. Se questo ci manca, rimane un'ombra grigiastra, un cuore partito.
Ed è così che dall'intimo esce una richiesta d'aiuto, un grido che sale al cielo ed arriva a Dio. E che esclama, tra singhiozzi: Padre mio, puoi ascoltarmi? Sei lì? Lasciami sentire la Tua mano almeno per un attimo.
E se l'anima è attenta, il cuore aperto, la luce apre il cammino tra le ombre. È come il sole che appare dopo la pioggia, con i suoi raggi disperdendo nuvole pesanti, spargendo il suo calore sulla Terra.
È la risposta di Dio. La Sua voce suona nelle nostre orecchie, sussurrando: Sì, figlio mio, sono qui. Abbi fiducia, spera, supera, aspetta. Sono qui.
Soltanto questa voce divina può restaurarci l'anima, può far bollente l'acqua gelida che ci circonda.
Dio è allegria. StarGli unito è trovare la felicità definitiva, la Sua voce risuonando nel cuore, consolando, spiegando. È come una musica allegra che allontana le amarezze, ci restituisce la pace ed il sorriso.
Perciò, nelle ore difficili, quando s'istalla la solitudine e arrivano le lacrime, fai soltanto tacere la voce dentro di me.
Lascia parlare soltanto l'anima. Ed invece di lagnanze, permetti che la voce segreta cerchi Colui che ha creato tutte le cose. Rivolgi al Divino Padre un'orazione di riconoscenza ed amore. Più o meno così:
Con il passar dei giorni, nelle strade del Mondo, nell'umiltà della mia anima, eccomi qui, mio Amico, mio Amore.
Fa' della mia vita ciò che è meglio per me. Benchè i miei piedi sanguinino, ben che le mie labbra gemano, confido in Te.
Ascoltare la Tua voce nella natura è come ricordare una canzone dell'infanzia. Chitarre con note chiare che traducono brezze e risate di bambini. Alla Tua ombra, c'è serenità e pace. La pace che ho sempre cercato.
Sei la mia acqua, il mio sole, l'aria più pura.Perciò, l'unica cosa che chiedo è che mi lasci soltanto amarTi.
* * *
Dio è d'ogni parte, ed, ovviamente, in te e anche con te. Cerca di trovarLo, non soltanto negli avvenimenti felici, ma in ogni fatto e luogo.
Riservati la soddisfazione d'essere ogni giorno migliore del giorno precedente, di modo che Lui abiti in te, e, sentendoLo, consapevolmente, permetta che anche altri riescano a incontrarLo.
Redazione del Momento Spirita, con pensieri di epilogo
del capitolo 33 del libro Episódios diários, dello Spirito
Joanna de Ângelis, psicografia di Divaldo Pereira Franco,
Editrice Leal.
Il 13.08.2010.