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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone Prendere per mano

Le piccolo gentilezze significano tanto.

In una grande città brasiliana, un medico che esercita in una Unità di  Pronto Soccorso - UPA, riceve applausi da tutti in sala d'attesa, ogni volta che apre la porta del suo studio.

Cosa fa per meritare un omaggio così espansivo? Esce appena dalla sua stanza per andare a prendere ogni donna al suo posto, nella sala d'attesa, e la conduce per mano, fino allo studio.

Medico eccellente. Sono venuta ieri con mia madre di ottantotto anni e lui è venuto a prenderla dalla sedia per portarla allo studio. Attento, zeloso e molto umano! - Ha detto una delle intervistate.

È emozionante! Ci sono ancora professionisti che si dedicano con amore e rispetto verso il prossimo. - Ha detto uno dei pazienti, che ha insistito per filmare alcune scene.

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Come stiamo svolgendo le nostre attività professionali?

Il prendere per mano può essere inteso in modo molto ampio e può essere applicato ad ogni attività che svolgiamo.

Significa quel qualcosa in più, quell'attenzione speciale per l'altro, che non dipende da quanto guadagniamo, dalle condizioni di lavoro e neanche da come ci sentiamo.

Sembra essere diventato difficile pretendere questo qualcosa, ma, crediamoci, è possibile. E abbiamo molti buoni esempi dalla nostra parte.

Persone anonime che svolgono bene il loro lavoro, con cura e dedizione e fanno molto di più di quello per cui sono state assunte.

Uscire dalla stanza e andare a prendere qualcuno significa uscire dalla propria zona di comfort. È una postura opposta a quella di sedersi e aspettare chi verrà a chiedere aiuto.

Quel medico ha capito che il suo trattamento inizia ancora prima dello studio. Inizia con il primo tocco, la conversazione, l'attenzione che dedica. Attenzione che molte di quelle persone a volte non ricevono.Manca loro tutto.

La gentilezza è così scarsa che ogni gesto che le persone ricevono le fa sentire importanti, migliori, più amate. E se trattiamo l'anima, trattiamo il corpo.

Un semplice sorriso, uno sguardo negli occhi, che dovrebbe essere estremamente naturale, è diventato qualcosa da lodare nell'atteggiamento di qualsiasi persona.

Allora, pensiamo all'ultima volta che abbiamo preso qualcuno per mano, che abbiamo offerto un'attenzione in più, che abbiamo ascoltato con empatia, senza giudicare, senza impazienza.

Non ci riferiamo soltanto ai professionisti in ambito sanitario o a coloro che trattano pazienti in qualsiasi altra area, stiamo affermando che tutti possiamo essere più gentili, più attenziosi.

Non lo faremo per gli applausi: gli applausi sono una piccola ricompensa, immediata e infantile. Lo faremo per la gioia di vedere qualcuno stare bene, di vedere un sorriso dove non c'era, di vedere un viso più chiaro, sereno.

Lo faremo per la sensazione di dovere compiuto, per la felicità che ci invaderà, per la certezza che è così che deve essere.

Pensiamoci. Pensiamo a prendere per mano qualcuno oggi stesso. Pensiamo a fare qualcosa oggi stesso. Osserviamo le reazioni. Rendiamoci conto di come cambiamo l'ambiente e quindi cambiamo il mondo.

Redazione del Momento Spirita, prendendo spunto da
un articolo pubblicato sul sito
www.sonoticiaboa.com.br.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 26.4.2022

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