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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone Dio e noi

Quando il mondo geme, tormentato, è come un singhiozzo che fugge dal nostro petto e cerca il Padre Celeste.

Quando le provazioni visitano la nostra vita, e tutto sembra grigio, il cuore si agita alla ricerca del Signore dei mondi.

E Dio è presente.

La grande certezza che segna la nostra vita è l'esistenza di un Padre amorevole, che veglia su di noi.

Dimentichiamo tutto ciò che ci è stato detto su un Dio vendicativo. Cancelliamo dalla nostra mente l'immagine di un Dio meschino, che applica punizioni ai Suoi figli. Tutto ciò è creazione umana.

Dio è tutto amore. Causa di tutte le cose, Signore dei mondi, ci ha creati per Sua volontà.

Ci ha donato la vita preziosa, ha piantato in noi i semi dei sentimenti, ha fatto fiorire l'intelligenza, il libero arbitrio e i sorrisi.

Nel corso dei millenni, questo amore Divino ci segue. Accompagna la nostra traiettoria, testimonia i nostri errori e successi. E aspetta. Sì, pazientemente Dio aspetta.

Aspetta la fine del nostro tempo di tempeste, di tumulti interiori.

Sa che questa epoca tormentata è fugace, nella quale ancora non sappiamo come domare i sentimenti, controllare la mente o essere felici con le cose dello Spirito.

Sa che siamo nel mezzo di un'era di scoperte. È paziente con questi figli che si comportano come bambini sciocchi, anche se sono uomini maturi.

Sì, Dio sta dalla nostra parte.

Per vedere i segni di questa presenza grandiosa, basta imparare a leggere il grande libro della natura.

Ogni stella che brilla nel cielo è un messaggio del Padre Celeste. La luminosità dei soli, nelle galassie lontane, ci parla della magnifica Creazione oltre la Terra.

E ci trasmette il messaggio silenzioso: anche nell'oscurità delle notti buie, esistono luci di speranza.

Dio è vivo nei fiori che ha creato per decorare giardini e campi. Girasoli, gigli, rose e margherite traducono l'affetto Divino per tutti noi.

Se Dio li veste così riccamente, molto di più fa per noi.

Il canto degli uccelli, la brezza che scompiglia i capelli, lo spettacolo del mare che brilla al sole  - tutto questo è Dio che sussurra messaggi di bellezza e armonia alle nostre orecchie stanche, come un inno di speranza.

Allora non indugiamo oltre: apriamo la finestra dell'anima a Dio. Lui è lì, nel tempio del nostro cuore.

Per amarLo, impariamo a prenderci cura di tutto ciò che Lui ha creato. Anche se non comprendiamo qualcuno, non siamo d'accordo con un argomento o qualcosa non ci piace, sforziamoci, almeno, di rispettare il frutto dell'opera Divina. È già un buon inizio.

Dio ricambia il sorriso quando Lo cerchiamo. Dunque, cerchiamoLo.

Un giorno ci troveremo faccia a faccia con la morte. E anche se abbiamo migliaia di amici, questa sarà un'esperienza solitaria, un viaggio individuale.

Ci troveremo di fronte a noi stessi. Parenti, amici e amori resteranno  indietro. O saranno andati via prima.

E, in quest'ora suprema, ci sarà un solo Essere a cui potremo ricorrere con piena fiducia: Dio.

È al Padre nostro che volgeremo i nostri occhi pieni di speranza. E Lui - che ci ama tanto - ci estenderà il Suo amore e saremo abbracciati, accolti.

Nel grembo di questo Divino Padre, ci sentiremo cullati come piccoli bambini. E i nostri cuori saranno colmi di gioia immortale.

Redazione del Momento Spirita.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 11.4.2022.

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