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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone I fiori torneranno

Una dolce malinconia canta una ballata. E questa musica sinfonica di nostalgia, di ricordi, ci rende felici.

Sebbene la pandemia ci abbia derubato della primavera, i nostri cuori stanno sbocciando, perché la nostra stagione dei fiori vive nel mondo interiore, indipendentemente dai fattori esterni.

Impariamo da Gesù Cristo che la vera gioia è quella che riguarda la pienezza del mondo spirituale.

Questa primavera niente e nessuno potrà rubarcela.

La pandemia passerà e i fiori torneranno a profumare i boschi, torneranno a cantare gli uccelli, e a mormorare i ruscelli. E la vita in abbondanza ribadirà l'indimenticabile canto di gratitudine.

*   *   *

Divaldo Pereira Franco, medium e oratore spirita, ha concluso con queste belle parole il suo Roteiro Europa di lezioni, edizione 2020.

Per la prima volta, senza essere fisicamente presente nelle attività dottrinali, quest'anima di luce ha compiuto la sua missione nel formato online.

Divaldo ha sfruttato ogni opportunità per usare il suo verbo sicuro per calmare i cuori del mondo, così ansiosi di questi tempi.

L'oratore ha citato un brano dal libro Il capitano e il mozzo, dello scrittore italiano Alessandro Frezza, che descrive il dialogo tra un giovane e il capitano di una nave.

L'intero equipaggio si trova bloccato sulla nave, a causa della quarantena, e il giovane si lamenta della situazione che stanno attraversando, in tono di disanimo.

Dice che la pandemia gli sta facendo perdere molte cose.

Il capitano, con tutta la sua esperienza di altre quarantene, ricordando un'altra occasione in cui fu costretto a rimanere sull'imbarcazione, chiarisce:

Sì, quell'anno mi privarono della primavera, e di molte altre cose, io però, anche così, continuai a fiorire. Ho portato la primavera dentro di me, e nessuno, mai più, potrà portarmela via.

*   *   *

Stiamo essendo privati delle primavere là fuori. Molti sono privati della libertà di andare e venire. Molti non hanno potuto dire addio ai propri amori, che se ne sono andati all'improvviso.

Sono, davvero, dure prove.

Tuttavia, tali esperienze, quando sono affrontate con coscienza, rendono molto forti. Fanno il lavoro di anni e anni di giorni comuni.

Cerchiamo di capire che questo è il mondo in cui abitiamo, un mondo di prove, di battaglie quotidiane, di continui sacrifici.

Nessuno ci ha promesso il paradiso in Terra. Nessuno ci ha detto che sarebbe stato facile, però, ci hanno assicurato che saremmo stati in grado di superare, di vincere.

La primavera interiore è un'analogia perfetta. La vita ci ha insegnato che le stagioni vanno coltivate nell'anima e non all'esterno.

Rivolgiamo i nostri pensieri verso noi stessi. Siamo stati invitati a riflettere su questioni gravi, molto più importanti delle distrazioni che consumavano tutte le nostre energie.

Non lasciamoci spaventare dal flagello che ci assale. Non siamo indifesi. Non lo siamo mai stati.

E, quando tutto sarà passato, guarderemo indietro e rimarremo sopresi da tutto ciò che abbiamo affrontato, da tutto ciò che abbiamo superato.

Crediamoci, i fiori torneranno.

Redazione del Momento Spirita. con base su un estratto dela
 conferenza tenuta da Divaldo Franco, al termine del
Roteiro Europa
2020, il 7.6.2020 e citazione dalla cronaca Il Capitano e il Mozzo,
di Alessandro Frezza
Traduzione di Fabio Consoli
Il 7.2.2022

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