Quando muore qualcuno, la cui reputazione é di bontà e altruismo, si sentono molte lamentele.
Frasi come: Che peccato, era così buono!, si sommano ad altre del tipo: I buoni se ne vanno per primi. I buoni Dio li vuole con sè. I cattivi restano giusto qui.
Se muore un vicino che stimiamo, esclamiamo: Perché lui?Sarebbe stato meglio Tizio, che é così perverso.
Quando una personalità, la cui reputazione é di cattiveria, o persino di crudeltà, scappa da un pericolo, da un attentato, prontamente diciamo: Se fosse un uomo dabbene sarebbe morto.
Riflettiamo a rispetto di queste nostre reazioni. Sarà possibile che Dio s'inganni, nelle Sue decisioni?
Sarà vero che i buoni muoiono prima, e i cattivi restano per proseguire nella loro scalata di assurdità?
Basta una breve osservazione per scoprire subito che ciò non é vero. Se fosse cosi, ammettiamolo, il mondo sarebbe molto peggiore.
Oltre a ciò, ogni giorno muoiono giovani, che si sono lasciati avvinghiare dalla droga o si son resi complici d'imprudenza, scomparendo in diversi incidenti.
Quante volte abbiamo sentito le notizie della morte di astri e stelle, al culmine della gioventù, della maturità e della fama?
Accanto a loro muoiono anche, tutti i giorni, esseri anonimi, buoni e cattivi.
Studiosi, dedicati, sostegni di famiglia o semplicemente creature che non hanno contribuito per nulla alla felicità di chicchessia, se non prima all'infelicità.
In verità, salvo i casi di suicídio diretto o indiretto, nessuno muore prima del tempo previsto.
Chi parte ha concluso il suo compito, mentre chi resta, molte volte, l'ha appena cominciato.
É coerente che il primo si liberi e il secondo continui nella carne.
Se un prigioniero ha compiuto tutta la sua pena, é giusto che possa usufruire della libertà.
E per lo Spirito, la vera libertà consiste nella rottura dei lacci che lo prendono al corpo.
Quando si tratta di persone del nostro circolo affettivo, normalmente le vediamo come le migliori al mondo, senza nessun difetto.
Per questo, quando vanno dall'altro lato della vita, pensiamo che sono partite prima del tempo.
Eppure, la giustizia di Dio non sbaglia mai e tutto é esatto.
É per questo che abbiamo sempre fra di noi Spiriti dedicati. Ricordiamo il medium di Minas Gerais, Francisco Candido Xavier.
Ha servito l'Umanità, come mediatore degli Spiriti. Cuori di genitori, sposi, fratelli, amici, fidanzati sono stati consolati grazie ai messaggi dei loro cari.
Messaggi arrivati attraverso le mani della sua mediunità.
Madre Teresa di Calcutta é morta ad ottantasette anni d'età. Fin dalla sua gioventù si é dedicata ai poveri più poveri, diffondendo le sue Case di Carità per tutto il mondo.
Come loro, tante altre vite invecchiano nel mondo servendo il prossimo.
Abituiamoci a non censurare quel che non possiamo comprendere. Molte volte, ciò che ci sembra un male é un bene.
E soltanto le nostre facoltà limitate non ci permettono di percepirlo.
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Francisco Candido Xavier psicografò oltre quattro centinaia di libri.
Tali libri, pubblicati e ripubblicati, in varie lingue, continuano a consolare, a chiarire, a risollevare vite.
Madre Teresa di Calcutta ci ha lasciato un'eredità d'amore, attraverso le sue Case di Carità sparse in quasi tutti i Paesi.
Sono rimasti per lunghi anni sulla Terra, Messaggeri di Dio, spargendo il bene che vivevano ogni giorno.
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 30.4.2021.