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Momento Espírita
Curitiba, 24 de Novembro de 2024
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ícone L’abbraccio che io non posso dare

L'abbraccio che io non posso darti.

Va', infine, come preghiera;

Come pensiero

Una parte.

Cosí, difficile da spiegare.

 

Va' valoroso, pulsante,

Va' nella corrente d'aria.

Va' adesso, in quest'istante,

Non posso fermarlo.

 

Ci son tanti modi d'abbracciare:

Il canto,

Il verso,

Il pane che preparo,

Felice nel condividerlo.

 

L'abbraccio che io non posso darti

Va' sicuro nell'aria.

Va' e segue i tuoi passi

E accanto a te sempre resterà.

*   *   *

Sentiamo la mancanza dell'abbraccio.

Fa parte della nostra cultura l'espressione affettuosa che comprende il toccare, il contatto fisico.

Si sa che l'abbraccio affettuoso ha un potere senza pari, rivitalizzante e di cura.

Secondo alcuni studiosi, l'abbraccio aumenta il nostro sentimento di autoaccettazione, minimizza l'ansietà e lo stress, libera dopamina, l'ormone dell'umore e della motivazione.

Oltre a ciò, rende forti le nostre relazioni, rendendo possibile l'esercizio del perdono, del sostegno  e dell'amore.

Insomma, é essenziale per le nostre vite.

Ma, come fare quando ci viene a mancare?

Come fare quando, per salvaguardare l'altro, siamo obbligati a mantenerci distanti fisicamente?

Ed é qui che entra in gioco la nostra creatività e anche il conoscere la realtà dello Spirito.

Ci sono molte altre maniere di abbracciare. La parte fisica dell'abbraccio é appena una piccola parte di un'espressione molto piú grande.

Chi abbraccia non é il corpo. Abbracciamo usando questo corpo, che oggi esiste e domani non ci sará piú.

Abbracciamo con l'anima, o con il cuore, usando questo punto di riferimento cosí comune nella sfera dei nostri sentimenti.

Quando preghiamo per qualcuno, con sincerità, stiamo abbracciando.

Quando telefoniamo per sapere come l'altro sta, offrendo qualche minuto per ascoltare, donando il nostro sorriso, la nostra spalla amica, stiamo abbracciando.

Quando facciamo una gentilezza, qualcosa prodotto da noi da regalare alle persone, stiamo ancora abbracciando.

Quando, finalmente, apriamo il nostro cuore, proferendo dolci parole, per risaltare qualità, esprimendo la nostra ammirazione, il nostro amore verso qualcuno, gli stiamo dando un forte e potente abbraccio.

Quindi, non preoccupiamoci troppo della mancanza del contatto fisico temporale. Incontriamo altre maniere di relazionarci.

Continuiamo a donare l'abbraccio, l'affetto, l'interesse, sotto varie forme.

C'é chi scrive poesie esprimendo il suo amore. C'é chi alimenta, e cucina qualcosa di speciale, pensando al prossimo.

C'é chi ínvia il suo canto per consolare.

Ci sono coloro che pregano, inviando l'abbraccio dei fluidi invisibili che rinvigoriscono tanto colui il quale li offre quanto colui il quale li riceve.

Ricordiamoci che siamo Spirito e abbiamo un corpo. Chi abbraccia é lo Spirito.

E allora, pensiamo a come poter abbracciare a distanza.

Ognuno incontrerà il suo modo, la sua maniera, dentro alle sue possibità infinite di Spirito, in questo Universo dove tutto é collegato.

Stiamo più vicini gli uni agli altri di quello che immaginiamo.

Il collegamento tra la creatura e il Creatore fa parte della nostra essenza. Cosí come il legame esistente tra tutti i figli del Grande Padre.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 26.3.2021.

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