Quando ci sposiamo iniziamo a costruire nel mondo un tempio sacro.
Questo tempio dev'essere eretto su due colonne, lasciando una distanza di sicurezza fra l'una e l'altra, la distanza dell'amore che accoglie e la distanza dell'amore che libera.
Sappiamo benissimo che se i pilastri sono molto vicini, quasi a voler occupare lo stesso spazio, il tempio non trova l'equilibrio su di essi. Viceversa se la distanza é troppo grande, la costruzione si spezza proprio in mezzo.
Quando ci sposiamo chiamiamo questo tempio di famiglia. Le colonne sono i compagni di giornata che sostengono questo edificio monumentale.
Sappiamo che, se uno di loro si rilassa troppo, lascerà tutto il peso del sostegno sull'altro, sovraccaricandolo. Mettiamo a rischio i pilastri, che diventano fragili quando non si sentono supportati a dovere fra di loro.
E i figli vengono ad abitare il tempio. Quanta responsabilità... Ma anche quanta allegria! E com'é diventato piú bello il nostro edifício! Possiede tanti colori che non possedeva prima!
L'amore quando condiviso diventa piú grande. Non restiamo con meno amore nella nostra riserva, per il fatto di dividerlo fra coniuge, figlio, figlia. Il nostro amore cresce, matura, cambia.
Quando ci sposiamo siamo invitati ad essere meno egoisti, e forse sta proprio qui una delle grandi incombenze del matrimonio: combattere l'egoismo opprimente, che ci causa ancora tanti problemi.
Prima c'era l'io; le mie cose, il mio denaro; la mia volontà. Adesso, dentro il matrimonio, il noi prende forza: le nostre cose; il nostro denaro; la sua e la mia volontà, e impariamo a cedere, a condividere, per poter vivere in armonia.
É un laboratorio intenso, quotidiano, stimolante. Molti non ce la fanno e desistono prima del tempo, prima di provare un po' di più. Qualcuno pensa che può continuare a condurre lo stesso stile di vita che aveva quando era scapolo - non vuole maturare.
Però, abbiamo solo da guadagnare. La compagnia di un amore che é lí, accanto a noi, giorno dopo giorno, e poi, di coloro che chiamiamo nostri figli, é quello che c'é di piú bello che si possa immaginare e vivere.
Non é per caso che il matrimonio, l'unione permanente di due esseri, esprime un progresso nell'evoluzione dell'Umanità, perché rappresenta lo Spirito che si avvicina alla Legge dell'Amore, una Legge Divina.
Allo stesso modo di come la monogamia é una conquista preziosa dell'Umanità, lo saranno anche la fedeltà, il rispetto, l'essere compagni, quando tutte le coppie potranno vivere in questa maniera.
Quando ci sposiamo, ma ci sposiamo davvero, nell'intimo del cuore, e non soltanto nella superfície delle convenzioni del mondo, ci avviciniamo all'amatevi gli uni gli altri proposto dal Maestro.
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Il momento del si é indimenticabile. Peró, bisogna che sia detto e vissuto molte volte durante molti e molti anni, e non appena in quella celebrazione felice del passato dei due.
Dire si, tutti i giorni, é accettare l'altro con le sue difficoltà, con le sue sfide, cercando di costruire lí il più bel tempio possibile.
In una coppia matura ognuno cerca di essere il miglior compagno possibile per l'altro. Diminuiscono le aspettative e aumenta il donarsi. Diminuisce l'esigenza e aumenta la comprensione.
Sí, io accetto te, come mio compagno, come mia compagna, cosí come sei, e insieme cresceremo verso la perfezione.
Redazione del Momento Spirita.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 16.2.2021.