Si racconta che un pazzo arrivò in piazza e gridò: Dio é morto. Adesso, le cattedrali saranno i suoi mausolei.
Alcuni restarono allibiti per quel che diceva. Era davvero un pazzo. Altri, subito, concordarono, facendo cenno affermativamente con la testa. Altri, ancora, osarono manifestarsi: E dov'é la novità?
Un bimbo, che passava dalla piazza, però, si mostrò estremamente preoccupato.
Dio é morto? E adesso, chi darà da mangiare ai pesci e agli uccelli? Chi accenderà le stelle?
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Uno studio realizzato nel 2013 ha indicato che molti scienziati credono in Dio, secondo il pensiero più comune e usuale.
Riproducendo, con esattezza, un famoso studio realizzato nel 1916, Edward Larson, dell'Università della Georgia, ha constatato che la profondità della fede religiosa fra gli scienziati non é diminuita, nonostante gli avanzi scientifici e tecnologici.
Sia nel secolo XX come nel XXI, circa il quaranta per cento dei biologi, fisici e matematici, che hanno partecipato alla ricerca, hanno detto di credere in un Dio che, secondo la ristretta definizione del questionario, si comunica con l'Umanità e che si può pregare nell'aspettativa di ricevere una risposta.
Albert Einstein diceva che senza Dio, l'Universo non si potrebbe spiegare esaurientemente.
Per lui, Dio era la Legge e il Legislatore dell'Universo. E affermò: Quando apro la porta di una nuova scoperta incontro Dio lá dentro.
Lo scienziato francese André-Marie Ampère, padre dell'elettrodinamica, scrisse un'opera intitolata Prove storiche della Divinità del cristianesimo.
L'inglese Isaac Newton, più riconosciuto come fisico e matemático, e che fu anche astrônomo, alchimista, filosofo naturalista e teologo, fu considerato lo scienziato che causò il maggiore impatto nella Storia della scienza.
Per lui, il compito della scienza era scoprire leggi universali ed enunciarle in modo preciso e razionale.
Questa eminenza scientifica credeva che la meravigliosa disposizione e armonia dell'Universo avrebbe potuto aver origine soltanto secondo il piano di un Essere che tutto sa e tutto può.
E affermava: Questa resta la mia ultima e più alta scoperta.
Posso prendere il mio telescópio e vedere a milioni di chilometri di distanza nello spazio. Ma, posso anche mettere il mio telescopio da parte, andare nella mia stanza, chiudere la porta e, in preghiera fervorosa, vedere ancora di più del cielo e avvicinarmi di più a Dio di quando sono munito di tutti i telescopi e strumenti del mondo.
Per le grandi intelligenze, l'esistenza di Dio é tangibile. Attestata dai Suoi effetti, secondo quanto appreso: Ogni effetto ha una causa. Ogni effetto intelligente ha una causa intelligente.
Aveva proprio ragione il bimbo nel chiedere chi avrebbe avuto cura dei pesci e degli uccelli se non ci fosse Dio.
E diremmo di più: chi dirigerebbe il concerto dei mondi, che viaggiano nello spazio infinito, a gran velocità?
Chi vestirebbe di piume gli uccelli e provvederebbe alla rugiada dei mattini?
Chi farebbe splendere il sole, la luna e le stelle? Chi traccerebbe la rotta precisa delle comete?
Chi dipingerebbe l'arcobaleno e vestirebbe di velluto i petali dei fiori?
E ad ogni domanda, potremmo sentire il coro dei venti e dei rami dei salici: é Dio... é Dio... é Dio.
Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 11.1.2021.