Che succede quando viene annunciata la visita di una personalità nel nostro paese: un leader politico, religioso, un genio della scienza, un artista?
Tutti si preparano: i media televisivi, radiofonici e di stampa scelgono il loro migliori reporter, fotografi, redattori per la copertura totale. Le autorità della nazione ne agendano la data, e ricevono con tutti gli onori l'illustre ospite.
Gli offrono omaggi, lo portano in luoghi storici, fanno discorsi, fra l'altro, ingrandendone la sua figura, le sue opere.
La gente si prepara a riceverlo all'aereoporto, attende il passaggio della comitiva per le strade, portando bandiere, fiori o semplicemente salutando, tutto in una ma inifestazione incontestabile di quanto quella persona sia benvenuta nel paese.
E, mentre si prolunga la sua permanenza, i media e la gente stanno allerta, nelle vicinanze di dove é ospitato, in attesa di un accenno, un'uscita sul balcone, dell'opportunità di una foto, di una stretta di mano.
Sono giorni agitati. E, quando l'ospite ritorna al suo paese d'origine, tutti coloro che sono riusciti a fare una foto, ad avere una stretta di mano, un ricordo qualsiasi da lui, in qualche opportunità, la mostrano agli amici, la pubblicano sulle reti sociali. É una conquista, un'allegria da ricordare tante e tante altre volte ancora.
Che sarà narrata e raccontata di nuovo perché la persona si sente onorata nell'essergli stata vicina, nel momento del discorso, del passaggio, di una benedizione...
Verrà mostrata, anno dopo anno: Io sono stato insieme a lui. Io ho partecipato alla festa. Io ho ascoltato il suo discorso, dal vivo. Lui mi ha fatto un cenno.
Ricordi...
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In dei giorni lontani, in una Terra martoriata, ci fu una notte di speciale grandezza.
Le stelle brillarono con maggior intensità e, ad un certo momento, una grande pace aleggiò su tutto il pianeta.
Un astro apparve nei cieli, diverso, piú grande e dallo splendore più intenso di qualsiasi stella. Un insieme di Spiriti uniti.
Un coro celestiale intonò il canto di speranza per la sensibilità di chi voleva ascoltarlo.
E dei pastori lasciarono il loro gregge nei campi... E dei sapienti d'Oriente lasciarono i loro paesi... per visitare un Bambino.
Era il più Eccelso Re, il Governatore Pianetario, il Cristo Solare.
Aveva lasciato le stelle, temporaneamente, per stare insieme alle Sue pecore, come Pastore Celeste.
Un ospite così importante, purtroppo, malgrado abbia lasciato una marca indelebile con il Suo passaggio sulla Terra con atti e parole giammai realizzati e giammai dette, non é stato ancora riconosciuto da molti.
Ci ha lasciato il più grande messaggio di tutti i tempi: Amatevi gli uni gli altri.
Quando ci renderemo conto che l'Essere perfetto, unico nella Sua essenza, ha visitato la Terra? É venuto per i Suoi, ha offerto il Suo amore e aspetta, a braccia aperte che Gli andiamo incontro.
La Sua permanenza sul nostro pianeta é durata poco piú di tre decenni e ci é stata tramandata dalla sagacità di un reporter speciale, che ha scritto: Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
La Sua biografia, sintetizzata da quattro persone, in date e stili diversi, é stata tradotta in quasi tutte le lingue: lingue morte, lingue vive.
Chi di noi ne ha già scoperto l'esistenza, l'insegnamento e Lo ha adottato come Modello e Guida, riconoscendo in Lui il Maestro e Signre, Gesù?
Redazione del Momento Spirita, con citazione dal
Vangelo secondo Giovanni, cap. 3, v. 16.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 15.12.2020.