Non la conosco. Non l’ho mai vista prima e, forse, in questa città dove passano migliaia di persone tutti i giorni, mai tornerò a rivederla.
Lei camminava sul marciapiede nel senso contrario al mio. Quello che ha catturato la mia attenzione sono stati i suoi capelli d’argento che ho ammirato.
Sarebbero stati dipinti dalle dita del tempo o con prodotti chimici?
Quando mi è passata accanto, il suo viso si è illuminato con un sorriso aperto, spontaneo. Le sue labbra si sono schiuse e hanno detto con una piacevole intonazione: Buongiorno!
Ho sentito una vibrazione di pace invadermi. Un’aura di armonia abbracciarmi. E, in quell’attimo fatto di secondi in cui ci siamo incrociati, mentre le rispondevo al suo saluto, ho potuto vedere il suo viso.
Le rughe avevano iniziato a disegnarvi arabeschi in line sottili, le denunciavano gli anni passati. Gli occhi chiari brillavano nella mattina soleggiata.
Ho registrato l’espressione nella memoria.
In questi giorni di troppa confusione, molta fretta, in cui le persone sembrano correre come se si augurassero di ricuperare i minuti che già sono passati, incontrare con un viso così tranquillo, in realtà, è insolito.
Anche trovare qualcuno che ti augura Buongiorno! Con desiderio, con il sincero augurio che il giorno sia molto positivo.
Nulla di automatico. Per niente convenzionale.
Ho continuato il mio cammino, quasi emozionato, coinvolto nella vibrazione armonica provocata da quell’espressione di fisionomia così serena.
Sono rimasto a pensare con quante persone lei si sarebbe incontrata durante la sua giornata e di quante la sua presenza, il suo sguardo, il suo sorriso o il suo saluto avrebbero fatto la grande differenza.
Come per me, in quel secondo.
A quanti lei avrebbe offerto quel saluto così speciale. E non ho potuto smettere di chiedermi:
Sarebbe lei uscita dalla sua casa con questo scopo di illuminare le ore delle persone che avrebbe trovato? O quella sarebbe, semplicemente, la sua maniera naturale di essere nella vita?
* * *
Quanti di noi hanno questa capacità di beneficiare qualcuno con la nostra presenza? Capacità di illuminare il giorno, portare la gioia alle ore di chi cammina al nostro fianco o di chi, semplicemente, passa davanti a noi.
Quanti di noi hanno questo effetto di rendere il giorno di qualcun altro molto diverso, migliore?
Trasformare nebbia in sole, nuvole in cielo chiaro, problemi in soluzioni.
Soltanto lo può fare il sole che ha dei raggi di luce dentro di sé.
Soltanto può irradiare serenità chi ha raggiunto l’armonia interiore, chi ha soppiantato se stesso e gestisce molto bene le difficoltà che si presentano.
Raggiungere questa fase dovrebbe essere il nostro obiettivo. Essere diversi nel mondo. Essere irradiatori di bene, di cose positive e grandiose.
Per fare questo, ci vogliono la volontà, il volere. Per questo, mentre il giorno canta speranze, mentre le ore si rinnovano, possiamo iniziare la nostra sfida particolare, individuale.
La sfida di fare il sole nelle vite degli altri.
Redazione del Momento Spiritista.
Traduzione di Roberta de Rosis e Costanza Cabras.
Il 15.6.2018.