Non esiste padre o madre, preoccupati per l'educazione dei loro figli, che non si fermino per riflettere su quale sia la strada più giusta da seguire oppure su come agire correttamente nell'educazione.
Educare genera sempre l'insicurezza, poiché spesso ci chiederemo se le nostre azioni sono le migliori o le più efficaci.
C'erano epoche, di cui non ci ricordiamo ancora, in cui il bambino educato era sempre bambino, che obbediva agli ordini, che non polemizzava, che non si intrometteva nei discorsi degli adulti, che restava in silenzio.
In quest'epoca, educare significava fare uno sforzo di adeguarsi alle norme socili, nell’agire secondo i valori vigenti, sempre rigidi, nel compiere le regole.
L'eccesso di rigidità, di inflessibilità, sommato alle grandi trasformazioni della società, hanno messo questo modello in scacco matto, caduto in profondo disuso.
Con la paura dei repressori, antiquati e obsoleti, padri e madri hanno cominciato ad evitare questo comportamento. E, per avere la certezza di non cadere sull'antico, hanno passato ad agire nel senso opposto.
A partire da ciò, reprimere, definire regole, imporre limiti sono diventati strumenti abbandonati, inutili all'educazione.
Però, tra questi due modelli estremi, c'è una folla di educatori, padri, madri, a domandarsi: Con quali strumenti si educa un figlio? Quali sono i parametri per educare?
Se ricordiamo che educare è formare il carattere di qualcuno, dargli concetti, promuovere buone abitudini , per far nascere i loro valori, si vede che è un compito complesso e lungo.
Così cominciamo con i concetti. Dobbiamo eleggere quali valori consideriamo importanti per i nostri figli. È necessario conversare con loro su questi valori, e devono essere chiari. Discutere, riflettere, cercare esempi nella società, nella televisione, nei notiziari.
Dopo, provare tali valori con loro. Noi stessi dobbiamo essere l'esempio, mostrandogli che anche noi siamo in un processo di educazione, in questa grande scuola chiamata Terra.
Poi, dargli l'opportunità di decidere e di prendere alcune iniziative, per riflettere subito rispetto alle azioni fatte e delle loro conseguenze
Fargli percepire che si soffrono le conseguenze delle buone e delle cattive azioni in relazione agli atteggiamenti ed alle decisioni.
A partire da questo, sarà dall'insistenza, dal ripetere le azioni e le esperienze, che si inseriranno dei valori nel cuore dei nostri bambini.
Soltanto attraverso le nuove abitudini si riuscirà a modificare i vecchi valori, o crearne nuovi.
E le nuove abitudini saranno costruite a partire dei buoni concetti che si ha in mente.
Così, non farti ingannare soltanto dalla moda e non ti preoccupare di essere moderno e attuale.
Per educare, il cuore sarà sempre la guida dove, se delineato dai nobili valori, seguiremo sulla direzione sicura.
E ancora, se siamo attenti, con gli occhi di cura e zelo su quelli per cui abbiamo la responsabilità di educare per la vita, avremo buone possibilità di avere successo in questa grande sfida che si chiama educazione.
Redazione del Momento Spiritista.
Traduzione di Rossana Amatuzzi.
Il 10.2.2014.