Era un compito scolastico, passato ai bambini di sei e sette anni.
Ognuno avrebbe dovuto, insieme ai genitori, osservare il cielo stellato, la sera e, dopo, rappresentare in un foglio quello che hanno visto e conversato, attraverso disegni e parole.
Uno dei bambini invitò suo padre ad aiutarlo. Entrambi restarono alcuni minuti a guardare la sera e a chiacchierare, incantati.
Quanto è grande tutto ciò, vero figlio mio? E guarda che gran parte di queste stelle, galassie e pianetti non si vedono così, senza telescopio.
Che cos'è un telescopio papà?- E così la conversazione è andata avanti.
IL bambino fece diverse domande sulla grandezza di Giove, su quale stella era la più brillante e tante altre cose.
E tu, hai già pensato su chi fece tutto questo?
Sì papà, lo so, fu Dio. Lui fece tutte le cose. Tutto l'Universo.
Che ne pensi se aggiungiamo al tuo compito, insieme ai disegni dei pianetti, una domanda così: "Chi fece le stelle"?
E poi, sotto, scriviamo così grande: “Dio! Che ne pensi?” Finì il padre, entusiasmato-quasi quasi facendo il compito del figlio.
No papà, non lo voglio così. Voglio lasciare soltanto la domanda e farla alla mia professoressa ai miei compagni di classe. - La vena di filosofo del figlio era più grande di quella di suo padre.
Va bene, ottima idea, Lasciamo soltanto la domanda e tu la chiedi in classe per sapere cosa diranno i tuoi amici.
Alla fine della giornata, il padre voleva sapere come andò la presentazione del compito:
E allora figlio mio, com'è andata? La presentazione è piaciuta a tutti? Hai fatto quella domanda?
Sì, papà.
Che cosa hanno detto?
Niente.
Come niente?
Non ha detto nulla papà. Nessuno sapeva la risposta. Soltanto io e la professoressa. - Disse il bambino orgoglioso di se stesso..
* * *
Stiamo parlando di Dio con i nostri figli? Nemmeno quelle questioni semplici come chi creò l’Universo, le persone, la natura?
I genitori di quei bambini di sei o sette anni citano Dio in questo modo? Non hanno mai fatto menzione a un possibile Creatore - indipendente dal nome che possa avere?
Non stiamo parlando della menzione di Dio qui, della forma religiosa comune, con i suoi stereotipi, dogma, ecc.
No. Riflettiamo in questo caso sull'idea di una forza maggiore, di una'intelligenza suprema e occasionale di tutto quello che esiste.
Certamente, i bambini devono cominciare a porsi delle domande presto su ciò, senza ricevere risposte immediate, senza voler fargli il lavaggio del cervello con idee intelligibili sulla figura di Dio.
I bambini devono riflettere sulla sua origine, i suoi destini, presto devono capire o ricordare che fanno parte di qualcosa molto grande e importante.
* * *
Parla di Dio con tuo figlio. Non del Dio vendicativo, del Dio che ha i suoi preferiti, del Dio che castiga. Non c'è più spazio per questo Dio. Siamo già maturi per capire il Creatore in modo diverso.
Parla di Dio con tuo figlio facendogli vedere che siamo sostenuti da mani amorevoli sempre.
Parla di Dio con tuo figlio dandogli ispirazione come Gesù lo chiamava : Padre.
Se i nostri bambini riescono a vedere in Dio una figura di un buon Padre, avranno un rapporto molto più salutare da piccoli, e saranno adulti che porteranno Dio ai loro giorni, in modo molto naturale.
Parla di Dio con tuo figlio.
Redazione del Momento Spiritista.
Traduzione di Rossana Amatuzzi.
Il 2.12.2013.