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Momento Espírita
Curitiba, 18 de Abril de 2024
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Eroina - sostantivo.  Femminile di eroe. Vuol dire: persona straordinaria per i suoi atti eroici, il suo valore e la sua magnanimità.

Il Brasile possiede le sue eroine. Alcune che si evidenziano per il loro coraggio di inseguire i propri sogni, vincendo in un mondo di uomini.

Altre guerriere come Anita Garibaldi, che visse nel secolo XIX. Durante la Rivoluzione Farroupilha, nell’allora provincia di São Pedro do Rio Grande do Sul, lei si unii a Giuseppe Garibaldi, che la introdusse nella rivoluzione.

Lottò nel Brasile, poi lottò per l’unificazione e liberazione dell’Italia, morendo prima di aver compiuto 30 anni.

Oppure come Maria Quitéria Medeiros che, nella lotta per l’Indipendenza del nostro paese prese la divisa di soldato e si arruolò con un nome maschile.

 Giorni dopo, fu trovata dal padre ma l’ufficiale non le ha permesso di ritornare a casa.

Lei era un soldato di valore e un esempio di bravura. Fu addirittura promossa a Alfiere.

Quando finalmente si congedò, ricevette una lettera di raccomandazione dell’Imperatore, affinché non avesse subito qualsiasi disapprovazione dal padre.

Donne. Eroine. Come Zilda Arns, promotrice della pace. Medico pediatra e ufficiale sanitario, fondò la Pastorale dei bambini e degli anziani.

Una sua idea  muoveva la sua azione, copiata dalla pratica di Gesù: moltiplicare.

Non pane e pesce come fece Lui, ma moltiplicare il sapere, la solidarietà e gli sforzi.

Moltiplicare il sapere, trasmettendo alle persone semplici i rudimenti di igiene, la cura dell’acqua, l’alimentazione adeguata.

Moltiplicare la solidarietà affinché sia universale, raggiungendo le persone che vivono nei confini dove non va nessuno. Provando anche a salvare i bambini denutriti, quasi agonizzanti.

Moltiplicare gli sforzi, coinvolgendo politiche pubbliche, ONG, gruppi di base, imprese. Insomma, tutti quelli che mettono la vita e l’amore sopra il profitto ed il vantaggio.

Ma, prima di tutto, moltiplicare la buona volontà.

E la grande promotrice di tutto questo fu Zilda Arns. Morii lontano dal suo paese, che tanto aiutò.

Morii amando i suoi fratelli, nel terremoto di Haiti, nel 13 gennaio 2010, a Porto Principe.

Fu lì per servire i fratelli più lontani. Gesù decise di chiamarla al Suo Regno.

Eroine. Quante altre  potremmo nominarne ancora?

Ma desideriamo ricordare le più anonime e dimenticate. Quelle che danno alla luce tanti bambini.

E li sostengono. Donne che escono di casa quando la notte le saluta, per affrontare una lunga giornata di lavoro.

Le contadine le colf, le impiegate, le dirigenti. Donne con le mani incallite. Donne molto eleganti.

Mogli e madri che, dopo affrontare ore di lavoro rimunerato, hanno ancora tempo per amare.

Hanno tempo per essere madri, mogli, figlie, sorelle.

Donne che nutrono bocche affamate, che cambiano i pannolini ai propri figli, che insegnano il vero valore della vita.

Eroine. Anonime. Silenziose, perseveranti.

Promotrici della pace, della vita, del progresso.

Eroine.

Redazione del Momento Spiritista, basato sui dati biografici
 di Anita Garibaldi, Maria Quitéria e Zilda Arns.
Traduzione di Rossana Amatuzzi.
Il 28.3.2016.

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