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Momento Espírita
Curitiba, 16 de Abril de 2024
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ícone Vincitore della morte
 

Gli uomini crocifissero Gesú. L'invidia e la cattiveria ordirono trame e uccisero l'Uomo, credendo di uccidere l'Ideale di cui era portavoce.

La gratitudine di una donna Gli asciugó il viso, sul cammino del Calvario.

Un amico sincero, dimenticandosi della salvaguardia della propria vita, riscattó il Suo corpo dalle autoritá.

Tirato giú dalla croce, il Suo corpo fu avvolto in lenzuola di lino, in fretta, e deposto in un sepolcro giammai usato di proprietá di un amico.

Donne compassionevoli, in una domenica di luce, andarono al sepolcro per rendere omaggio, con la dovuta preparazione, al Suo corpo.

Incontrarono la pietra dell'entrata rimossa, il sepolcro vuoto.

Due giovani dalle vesti splendenti dissero che il Signore non si trovava piú lí.

Nel luogo dove il corpo era stato deposto, giaceva il lenzuolo. Il panno con cui avevano coperto la testa di Gesú, si trovava piegato, con cura.

Dopo ció, Lui si fece riconoscere dalla donna di Magdala, che Lo cercava, afflitta. E le disse di dare la buona nuova a tutti: Lui era vivo.

Gli apostoli che viaggiavano verso la cittá di Emmaus, distante undici chilometri da Gerusalemme, Lo incontrarono e proseguirono il viaggio insieme a Lui. Sul principio non Lo riconoscono, ma s'incantano della Sua interpretazione  delle Scritture.

Al calar della sera, arrivando ad Emmaus, Lo invitano a cena e, allora, quando Lui benedice il pane e lo divide, si rendono conto che é il Maestro, Gesú.

A Gerusalemme, Si lascia toccare dall'Apostolo incredulo, mostrandogli le piaghe.

Durante quaranta giorni, Lui rimane insieme agli Apostoli e ai seguaci. Mangia con loro, li aspetta sulla spiaggia con il fuoco acceso e arrostisce dei pesci che avevano portato dalla pesca.

Lui vive! Il Signore degli Spiriti! Il Signore dell'Immortalitá!

Sulla strada di Damasco salva un rabbino della scuola del grande Gamaliele, portandolo dalla Sua parte.

Sulla via Appia conversa con Simon Pietro, appena uscito di prigione, a Roma.

Pieno di luce, dirige i Suoi passi verso la capitale dell'Impero Romano, dicendo di andare incontro ai cuori che soffrivano  il carcere e l'ingiustizia, per amore del Suo nome.

*   *   *

Gesú rimase sulla croce per alcune ore, consegnando lo Spirito al Padre.

Il terzo giorno, risuscitó, provando l'Immrtalitá dello Spirito, come aveva sempre insegnato.

Convive con gli amici, orienta, fa sí che Lo vedano, qui, lí. Dimostra che la vita continua, vibrante.

Il Suo é il messaggio della vita che non muore mai.

Non é strano che Lo mentalizziamo ancora, molte volte, inchiodato alla croce?

Pochi Lo ricordano come vincitore della morte. Raramente se Ne ricorda l'ascensione, in Galilea, sotto lo sguardo di cinquecento discepoli lí riuniti.

*   *   *

Pensiamo a questo!

Il Signor Gesú ci ha lasciato il messaggio dell'Immortalitá. Tutto il Suo insegnamento é di vittoria sul mondo delle ombre.

Meditiamo a rispetto e ricordiamoLo nella Sua gloria, nell'incontro con Maria di Magdala, con gli Apostoli.

Ricordiamoci soprattutto che disse: Non vi lasceró orfani. Io sono il Buon Pastore.

E abbracciamo la speranza, certi che, come Lui, ognuno di noi vincerá la morte.

Redazione del Momento Spirita.
Il 11.10.2010.

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