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Momento Espírita
Curitiba, 05 de Maio de 2024
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ícone L’innegabile importanza della presenza

Dalle annotazioni degli Evangelisti, ci accorgiamo che Gesù ci teneva ad attestare il valore innegabile della Sua presenza. Per esempio, dopo aver guarito Natanaele, il paralitico, Gesù si ritirò dalla casa di Simon Pietro.

Si diresse verso la spiaggia del lago, forse seguendo la strada maestra. La grande strada carovaniera d'Oriente, la principale arteria commerciale della Galilea.

Arrivò ad una dogana, all'epoca comune, nelle città di confine.

I dominatori della terra, i Romani, le avevano sparse per sorvegliare l'importazione e l'esportazione delle merci.

Il tributo preteso dal governo dell'impero si chiamava publicum. I pubblicani erano gli incaricati di riscuotere quella tassa.

Formando un ceto intermedio tra patrizi e plebei, i pubblicani, molti dei quali ebrei, erano visti come persone di mala vita, usurpatori, traditori della patria, poiché favorivano la dominazione straniera.

Così come in tutte le classi esistono sempre i disonesti, i cattivi, allo stesso modo vi si trovano persone oneste, e lì, in quella dogana, sedeva un uomo corretto.

Si chiamava Levi Matteo. Esattore delle tasse. Nobile, adempiva ai suoi doveri con assoluta onestà, badava alla famiglia, si prendeva cura della moglie e dei figli.

Quel giorno contava  i soldi che aveva raccolto, controllava le ricevute che aveva dato ai commercianti, faceva i calcoli.

Un giorno come tanti altri, di concentrazone, di attenzione. Ma all'improvviso, all'angolo della porta, apparve una figura.

Il sole, che batteva dietro di Lui, proiettava la Sua ombra nel locale. Levi alzò gli occhi e incontrò lo sguardo del personaggio più straordinario che la Terra abbia accolto: l'Uomo di Nazareth.

Lo aveva visto qualche volta sulla spiaggia, conosceva alcuni dei Suoi discepoli. Ora, eccoLo lì, in piedi, a guardarlo. I loro sguardi si incrociarono e lo sguardo di Gesù sembrò penetrargli l'anima.

Levi non avrebbe saputo dire se le parole uscirono dalle labbra di Gesù o se fossero fluite dall'intimità celeste verso la sua anima: Seguimi.

Invito irresistibile. Levi si alza, va incontro alla Luce del mondo. E, per celebrare la nuova vita che sarebbe seguita, offrì un gran banchetto nella sua casa.

Banchetto al quale  Gesù comparve con i discepoli. Il lino migliore copriva i tavoli, l'argenteria brillava su di essi.

L'invito personale di Gesù sul posto di lavoro di Levi sarebbe bastato. Tuttavia, il Maestro va alla festa preparata per Lui dal nuovo discepolo. Colui che lascerà il suo lavoro, i suoi averi, i suoi affetti per seguirLo.

Con la Sua presenza e la Sua parola, Gesù benedice quella casa, i familiari, gli invitati, molti di loro pubblicani come lo stesso Levi.

*   *   *

Il messaggio del Modello e Guida è chiaro. Vuole entrare nella nostra anima, così come nelle nostre case, per inaugurarvi un'aria di armonia, di pace.

Pensiamoci e invitiamo l'Amico Eccelso, tante e tante volte ancora a farci visita.

Nostro sia il banchetto della preghiera, della riflessione sulle parole del Vangelo, un momento di grande gioia.

L'Amico ci visita, apriamo le porte del nostro cuore e della nostra casa.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 21.6.2023.

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