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Momento Espírita
Curitiba, 23 de Abril de 2024
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ícone Senza raccogliere detriti

L'uomo stava dirigendosi all'aeroporto. Il taxi stava procedendo nella corsia corretta quando un altro veicolo uscì  improvvisamente da un parcheggio, tagliandogli la strada.

Il tassista frenò con forza, sbandò e per poco non andò a sbattere contro un'altra macchina!

L'autista iniziò a urlare nervosamente. Tuttavia, il tassista non si scompose. Si limitò a sorridere e ad annuire, porgendo il pollice in su in modo molto amichevole.

Il passeggero del taxi, un po' indignato, chiese:

Perchè l'ha fatto? Quel tizio quasi distrugge la sua macchina e per poco non ci manda in ospedale!!!

Il tassista, dimostrando tranquillità, diede una spiegazione semplice e profonda:

Molte persone sono come camion di spazzatura. Vanno in giro carichi di detriti, pieni di frustrazione, rabbia e traumi!

Man mano che la spazzatura aumenta, hanno bisogno di un posto dove scaricarla, e, a volte, ce la scaricano addosso.

Non la prendo mai sul personale. Il problema non è mio! È loro!

Appena, sorrido, saluto, auguro loro ogni bene e vado avanti.

Non raccolgo la spazzatura delle persone e non la diffondo sugli altri, sul lavoro, a casa o per strada. Resto calmo...

Respiro... e lascio passare il netturbino.

Le persone felici non lasciano che i detriti rovinino la loro giornata.

*   *   *

La tolleranza è carità all'inizio.

Esercitandola, continuamente, troveremo ottimi risultati di bene ovunque ci troviamo, con chi conviviamo.

La condiscendenza verso i diritti degli altri, il non produrre shock, non scandalizzare, seguire le stesse strade di tutti con un atteggiamento corretto nella ricerca di qualcosa che ci dignifica, è una testimonianza rilevante di tolleranza.

Gesù, il maestro di sempre, invitato a pagare il tributo al tempio, accettò, chiarendo: Non diamo scandalo. E adempì a quel dovere per poter meglio operare nei suoi sublimi impegni verso Dio.

La tolleranza ci impedisce di essere contagiati dall'irrequietezza del mondo.

La tolleranza ci salva dal cadere nella fossa dei pensieri negativi e folli che a volte ci gettano in trappole dalle quali difficilmente riusciamo a fuggire.

Tolleriamo, chiudiamo un occhio, perdoniamo, comprendiamo.

Tutti noi abbiamo giorni difficili, vite travagliate, prove ed espiazioni che spesso scuotono le nostre giornate.

Cerchiamo di comprendere cosí come vorremmo essere compresi.

Dietro qualcuno che urla senza motivo apparente, dietro una voce rude, c'è un'anima che chiede aiuto.

Dietro parole che fanno male, atteggiamenti scortesi, c'è qualcuno che vuole sfogare le proprie frustrazioni, le proprie paure, la propria tristezza.

Non raccogliamo questi detriti. Non sono di nessuno.

Non desideriamo aver ragione, fare giustizia, dire delle verità. Non è questo il momento.

Preghiamo, chiediamo per coloro che, a volte, si squilibrano con tanta facilità che sembra che portino nel cuore una bomba a orologeria.

Queste persone hanno un disperato bisogno di trovare la via della pace interiore, e noi non ci troviamo sulla stessa strada senza motivo.

Pensiamoci.

Redazione del Momento Spirita, con base sul cap.56, del libro
 
Convites da Vida, attraverso lo Spirito Joanna de Ângelis,
psicografia de Divaldo Franco, ed. LEAL
Traduzione di Fabio Consoli
Il 11.5.2022.

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