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Momento Espírita
Curitiba, 28 de Abril de 2024
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ícone Vecchiaia privilegiata

L'annuncio della sua morte giunse nel 2009, pochi giorni prima che compisse novantanove anni. Nel 2005 era stata scoperta da un equipe di giornalisti, che svolgeva il suo lavoro di volontariato con degli anziani.

Nata a Bassano del Grappa, nel nord Italia, giunse in Brasile in fuga dalla guerra.

Venne alla ribalta nelle emittenti televisive, grazie alle interviste in due programmi nazionali, nel 2008. In uno di questi affermò che, l'anno prima, all'età di novantasette anni, aveva rinnovato la patente di guida.

E, nonostante le raccomandazioni della famiglia di smettere di guidare, continuò a  presentarsi al servizio di volontariato, in due località diverse, alla guida del suo Maggiolino Volkswagen arancione del '74.

Ricevette il premio Ana Terra dal governo del Rio Grande do Sul per gli eccezionali servizi resi alla comunità.

Stabilitasi a Bento Gonçalves, nello stato del Rio Grande do Sul,  dimostrava agilità fisica e mentale.

Il suo nome era Ana Varianni. Al servizio del prossimo nella Casa dell'anziano e nella  Associazione Beneficente Santo Antonio, si mostrava sempre affettuosa.

In una delle istituzioni si occupava di ben dodici anziani, di età compresa tra i settanta e i settantacinque anni.

Li nutriva imboccandoli, viste le deficienze di cui erano portatori. E, col suo forte accento italiano, che la rendeva ancora più speciale, schiacciava il cibo per coloro che non riuscivano a masticarlo bene e incoraggiava:

Su, andiamo, quando mai si è  vista una signora di quest'età che non vuole mangiare? Se non mangia, non può vivere. Suvvia!

Prudente, diceva che ora, a quasi centanni, non si permetteva di guidare ad alta velocità, andava piano. Ad una domanda spiritosa dell'intervistatore che le diceva di essere innamorato di lei e le proponeva il matrimonio, obiettò:

Amico mio, a questo punto della vita, la cosa migliore è essere buoni amici!

Suo figlio si espresse così, in occasione della sua morte: Conservo i migliori ricordi di mia madre. Ha vissuto intensamente e raggiunto tutti i suoi obiettivi di vita con i suoi figli, i suoi nipoti e lavorando per il benessere della società.

*  *  *

Ana è morta lasciando un esempio di dinamismo che gli anni non possono cancellare. La macchina fisica cambia, le forze non sono più così intense, però la volontà di agire resta salda.

Un esempio per tanti che dicono di essere tristi perché non possono più fare tutto quello che facevano in gioventù. Viene da pensare: Davvero non ce la fanno o si accontentano, con il pretesto di una certa somma di anni vissuti?

Ci sono innumerevoli esempi che ci mostrano che lo Spirito supera il corpo e lo comanda.

Maia Plisetskaya, la ballerina russa, all'età di sessantunanni, dal fisico impeccabile di ballerina classica, si è esibita nel Lago dei cigni.

Ha interpretato la sfortunata Odete che, trasformata in un cigno bianco, muore d'amore. Prestazione straordinaria.

Queste creature ci insegnano a scrollarci la polvere dalle spalle, spazzare via le ragnatele dalla nostra mente e vivere.

Vivere intensamente, non permettendoci di smettere di imparare, studiare, produrre. Fino a  riuscirci.

Qualcuno di noi potrà  avere delle limitazioni. Proviamo a superarle e, una volta per tutte, eliminiamo dal nostro vocabolario le frasi: Sono vecchio. Non servo più a niente.

Redazione del Momento Spirita
Traduzione di Fabio Consoli
Il 28.3.2022.

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