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Momento Espírita
Curitiba, 25 de Abril de 2024
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Quando Mary la sognò per la prima volta, rimase impressionata. Aveva sognato una bimba daí capelli con i riccioli, la pelle molto bianca, che doveva avere circa sei o sette anni.

Non si ricordava esattamente di cosa avessero parlato, ma la nítida impressione, al risveglio, era stata che la bambina era venuta ad annunciarle che sarebbe nata nella sua casa.

La famiglia rise, considerando l'impossibilità organica di una gravidanza, a quel punto della vita.

Le settimane, con i loro impegni e le cose da fare, trascorsero e il fatto venne dimenticato.

Tuttavia, il sogno venne a ripetersi, rivestito di maggior intensità. Mary sentì la reale possibilità che una figlia venisse a comporre il suo universo familiare.

Alla fine, quando venne a ripetersi per la terza volta, assicurò al marito che avrebbero adottato una bambina.

Ma le attività quotidiane fecero cadere l'argomento nel dimenticatoio. Fino al giorno in cui la figlia rivelò la sua gravidanza, frutto della sua relazione con il fidanzato.

Qualcosa non pensata, non idealizzata. Era successa.

Mentre Laura raccontava tutto, Mary concluse: Era così che la bambina del sogno sarebbe tornata a casa sua.

La bambina presto rivelò atteggiamenti impressionanti. In particolare, un forte legame con la nonna.

Una relazione, allo stesso tempo di affetto e di una certa diffidenza. Da piccola, bastava essere tenuta in grembo dalla nonna per calmarne il pianto, l'irrequietezza.

Tuttavia, con il passare dei mesi, la ragazza cominciò a provare qualcosa di símile ad un rapporto d'amore e discreto dolore.

Nel rapporto con la nonna, dimostra atteggiamenti alquanto insoliti.

Quando torna da scuola, entra nell'appartamento chiamandola, se la nota assente. Eppure, nei momenti in cui stanno insieme, semplicemente la ignora.

Ogni tanto la nonna prova a chiederle: Allora, sei amica mia?

La piccola la guarda, seria, come se la domanda la facesse immergere in qualcosa di profondo e marcante. E dice, categoricamente, girando il viso di lato: No.

E, di fronte all'invito a diventare amiche, lei insiste:No.

*   *   *

Non stiamo insieme per la prima volta. Le famiglie si formano dagli affetti, dagli impegni o sfide che dobbiamo affrontare insieme.

Pertanto, le relazioni sono un misto di manifestazioni effusive d'amore, e a volte di una certa indifferenza o diffidenza.

Tutto é legato a vite passate, a momenti in cui insieme abbiamo realizzato grandi cose o atti poco degni.

Si torna per ripercorrere il cammino, riconquistare vecchi amori o risolvere alcune questioni.

Benedetto ritorno. Benedetta reincarnazione. Situazione, spesso, annunciata da chi si appresta a ritornare.

E ancora in tenera età, non é raro, manifestare a chiare lettere, chi si ama o non ama, con chi si hanno conti in sospeso.

Sono questi piccoli che arrivano nelle nostre case, attraverso i percorsi della propria maternità,/paternità; attraverso un'adozione ponderata e effettiva; o per vie indirette.

In qualche modo, entrano nella nostra vita.

Sono questi bambini, pieni di grazia, che ci conquistano il cuore, chiamandoci nonno, nonna, mamma, papà o madrina.

Figli di Dio! Figli della nostra anima.

Redazione del Momento Spirita, prendendo spunto
da un fatto, narrato da Mary Ishiyama.
Traduzione di Fabio Consoli
Il 20.9.2021,

 

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