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Momento Espírita
Curitiba, 29 de Março de 2024
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ícone Il Maestro delle sottigliezze

Sottigliezza significa tenuità, finezza. E ancora acume d'intelletto, di spirito.

Questa é una delle caratteristiche che troviamo nel Maestro Gesú. La sottigliezza nel dire le cose. Esigendo, di conseguenza, che chi lo ascoltava, avesse la capacità di capirlo.

In sintesi: orecchie capaci di capire.

Ed é esattamente a causa di questo dettaglio che le parole di Gesú continuano ad essere studiate e si continuano a scoprire nuovi e sempre piú profondi significati.

Nella misura in cui cresciamo in comprensione, riusciamo ad assorbire meglio gli insegnamenti dei testi.

Gesú é conciso nel linguaggio, profondo nell'insegnamento.

Ci da lezione di solidarietà, di fraternità, in una frase: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

Afferma cosí la necessità di spogliarci di qualsiasi pregiudizio e di andare incontro ai bisognosi.

Sia esso il bisogno di pane, di acqua, di rifugio o di vestiti.

O anche di accoglienza, d'affetto, d'attenzione.

A prova della Sua grandezza, usa poche ma significative parole.

Un sabato, in cui passava per dei campi di grano, i Suoi discepoli coglievano delle spighe e, dopo averle sfregate con le mani, se ne cibavano.

Nel vedere ciò, alcuni farisei si fecero sentire, chiedendo a Gesú perché lo facessero in un giorno proibito, ossia, il sabato.

Il sabato eroa il Giorno del Signore. Santificato.

Conoscitore delle scritture, Gesú ricordò loro del re Davide che, non avendo altro alimento, si cibò dei pani sacri del tempio, dei quali solo i sacerdoti potevano alimentarsi.

Parlò della fame di Davide e di quanti si trovavano insieme a lui. E del come così si saziarono.

Per finire, disse: Il figlio dell'uomo é signore anche del sabato.

Affermava, cosi dicendo, che era il Signore del Mondo. Mondo che Lui aveva idealizzato e preparato, secondo l'orientazione Divina, affinché tutto il suo gregge, l'Umanità, potesse trovarvi rifugio.

Governante planetário. Signore anche del sabato. Signore del Mondo.

In un'altra occasione, in una breve frase, si presentò come Messia, l'Unto, l'Atteso, che veniva a salvare il mondo.

Salvare il mondo dalla sua ignoranza, rendendo comrensibili le leggi Divine, naturali e precise.

Salvare il mondo dalla cattiveria, ribadendo che tutti devono amarsi come fratelli, perché figli dello stesso Padre.

Amare come Lui stesso ci ama.

Sono io, risponde Lui alla samaritana quando questa dice di aspettare la venuta del Messia. Io, che parlo con te.

Maestro delle sottigliezze. Maestro sempre.

Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.

Imparare da Lui, modello e guida.

Quante strade dovremo ancora percorrere affinché questo invito ci entri dentro e comprendiamo che, abbandonato il male, avremo ristoro per le nostre anime esauste di violenza, corruzione, degenerazione?

Mite é chi ha il controllo e il domínio sul proprio temperamento e sulle proprie attitudini, chi ha il domínio su se stesso.

Umile é chi riconosce la propria piccolezza e si predispone a studiare, a imparare, a crescere.

Maestro delle sottigliezze. SeguiamolO. Rispondiamo al Suo invito.

 

Redazione del Momento Spirita, sullo spunto del cap. 6,
versetti 1-5, dal
Vangelo secondo Luca e del cap. 4,
versetti 25 e 26 dal
Vangelo secondo Giovanni.
Traduzione di Fabio Consoli.
Il 5.10.2020.

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