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Momento Espírita
Curitiba, 26 de Abril de 2024
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ícone Mio fratello, mio idolo

Non so parlare ancora... Non  attraverso le lingue tradizionali del mondo, ma credo che tu mi capisca, non è vero?

 Credo che tu mi comprenda, quando ti osservo con attenzione, correndo intorno a me, e i miei occhi brillano, il mio sorriso nasce e la mia risata risuona per tutta la casa.

Solo per te io sorrido così, poiché piuttosto credo di ricordarmi di te, e questo ricordo mi porta pace, mi porta sicurezza, mi porta allegria.

Si, allegria. Tu mi insegni molto su ciò, poiché non ti vedo mai  triste. E sapere che questa nuova vita potrà essere così, allegra, mi rende più tranquillo davanti alle sfide che dovrò affrontare.

Tu sei più grande di me, sei arrivato prima in questa dimora, e mi hanno raccontato che eri là per ricevermi. 

Sei grande e  parli già di tante cose! Anzi, a volte non smetti di parlare. Provo ad imitarti, guardando i movimenti della tua bocca, della tua faccia. Credo di cominciare a capire alcuni suoni, nonostante sia ancora difficile per me.

Salti di là e di qua e io ormai salto insieme a te.

Balli con le canzoni ed io resto ad osservare i tuoi piedi, attentamente, per guardare i movimenti divertenti fatti da essi e penso: Sarà che i miei piedi  possono fare lo stesso?

Provo a camminare...  mi sforzo molto, perché il mio tempo è un po' diverso da quello degli altri bambini, e tu sei la mia maggiore ispirazione, poiché cammini in modo divertente e veloce.

E tu sei paziente con me...  non mi paragoni , non esigi  da me più di quanto riesco in questo momento. Sai che riuscirò a fare tutto, ma con i miei tempi. Non ho fretta.

 Tu scegli i video che mi piacciono di più, guardi con me i film che non guardavi più,  perché non servono alla tua età. Sei calmo...  ed io ho bisogno che siano calmi nei miei confronti.

 Non ti lamenti quando quasi strappo i tuoi capelli o il tuo naso oppure le tue orecchie... Non hai mai protestato quando prendevo i tuoi giocatoli e li lanciavo su, facendo confusione nella tua camera.

Credo che tutti dovrebbero avere un fratello più grande, come te. Tu sei il massimo! Le tue batterie durano più di quelle dei miei giocatoli!

So che non vai a dormire senza venire a salutarmi prima... Ti sento, anche se sono già andata al mondo dei sogni.

I miei genitori mi hanno detto che sarai sempre accanto a me, ed io ci credo, perché lo sento in ogni modo, e non so spiegarlo ancora, che ho già sentito parlare su questo una volta. 

Mio fratello, mio idolo, che possiamo crescere insieme in questa nuova vita, tenendoci  per mano, così non temerò nulla.

*   *   *

I legami familiari sono fortificati dalla reincarnazione.

Gli spiriti formano nello spazio, gruppi o famiglie, uniti dall'affetto, dalla simpatia e dalla somiglianza di comportamenti. Felici per essere insieme, si cercano. La incarnazione soltanto li separa momentaneamente, visto che, dopo il suo  ritorno all'erraticità, si ritrovano come gli amici che ritornano da un viaggio.

Qualche volta, uno segue l'altro nella incarnazione, riunendosi in una stessa famiglia, o in uno stesso circolo, lavorando insieme per il loro miglioramento reciproco.

I più evoluti  cercano di far progredire quelli che sono in ritardo.

Sempre meno legato alla materia, il suo affetto è piu vivo, perciò più puro, e non è più disturbato dall'egoismo neanche dalle passioni.

 Possono, così, percorrere un numero illimitato di esistenze corporee senza essere influenzato dalla loro affezione mutua.

Redazione del Momento Spiritista,con pensieri finali
dell' item 18, cap.4,del libro
O Evangelho segundo o Espiritismo,
di Allan Kardec, ed.
FEB.
Traduzione di Rossana Amatuzzi.
Il 5.3.2014.

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